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di Michele Varì

GENOVA -Un lama fugge dal circo Madagascar Orfei e finisce pericolosamente a spasso sul lungomare di corso Italia, la notizia diventa subito virale. I circensi però accusano gli animalisti che nei giorni precedenti avevano manifestato contro l'uso degli animali nei circhi, "avete aperto voi i recinti", gli animalisti accusano il circensi dicendo che non solo non sono capaci di custodire gli animali ma hanno anche l'ardire di puntare genericamente l'indice contro chi gli animali li ama davvero.

Primocanale riporta le due opposte posizioni della polemica. Cerchiamo di capire e andiamo sotto il tendone di piazzale Kennedy, tra ippopotami e giraffe, ad intervistare Massimiliano Martini, il curatore degli animali e portavoce del circo.
 
Lui conferma le accuse agli animalisti e dichiara di avere sporto denuncia. Tutto poteva finire qui.
Ma non è così: siccome qualche dubbio ce l'abbiamo. Gli chiediamo di vedere la denuncia, lui prende tempo, chiama la compagna al telefono e le chiede se ha sporto la denuncia. La risposta è negativa: "La faremo nei prossimi giorni".

Intanto su tutti i siti e i social veleggiano le affermazioni dei circensi pur senza riscontri: "Abbiamo denunciato gli animalisti che hanno aperto i recinti".

Prendiamo tempo. Ma qualche giorno dopo richiamiamo al telefono Martini per chiedere se avessero finalmente, pur a tempo scaduto, presentato la denuncia che avrebbe permesso di avviare delle indagini.

L'educatore di animali però, mentre il suo circo stava per piantare le tende in Abruzzo, ammette candidamente di non avere ancora sporto quella benedetta denuncia.
Una rinuncia, evidentemente definitiva, ma incomprensibile, o forse invece sin troppo comprensibile.