Cantieri, cantieri e solo cantieri. Genova da qualche tempo è sottosopra alle prese con strade chiuse, deviazioni e birilli ovunque.
Una situazione davvero difficile che rischia di diventare impossibile. Questo signori è solo l'inizio perché a breve la città vedrà una vera esplosione di cantieri, quelli che serviranno per i lavori di costruzione del progetto dei quattro assi di forza, una rete di trasporto pubblico con mezzi elettrici innovativi che si svilupperà lungo la Valbisagno, il Centro, il Levante e il Ponente. Un progetto importante per il quale però i genovesi sono chiamati ad ulteriori sacrifici, perché per anni ci saranno cantieri ovunque, code, rallentamenti e disagi.
Ma in attesa che questi lavori inizino, Genova è già alle prese con mille problemi di traffico. Percorrere la Valbisagno è una prova di forza, un cantiere dopo l'altro in ogni strada, in ogni angolo. Va bene fare lavori, giusto cambiare in meglio la città e farla diventare più bella e funzionale. Ma non va bene che si tengano cantieri aperti oltre tempi davvero necessari e che spesso siano vuoti e senza o con pochi operai al lavoro.
Chi controlla? Chi decide se sono davvero utili? E chi verifica che siano ben ben organizzati e che capisca che due cantieri posizionati a poca distanza creano ulteriori disagi?
La sensazione è che tutto sia un po' lasciato al caso e che non sia una cabina di regia con il risultato di avere una città eternamente rallentata. E il "bello" deve ancora venire...