"Scusi scignorinna, ma è meglio pensare al Tunnel subportuale con scappellamento a destra o alla Sopraelevata supercazzola prematurata che ha perso i contatti col terapia tapioca? O magari a tutti e due tarapio tapioco come se fosse Antani?
Proprio così, Ugo Tognazzi e i suoi “amici miei” se fossero arrivati a Genova in questo periodo non avrebbero capito molto di che cosa si vuole fare della meravigliosa povera Sopraelevata e si sarebbero espressi così con gli indigeni del nostro territorio.
Sulla Sopraelevata non ci capisco più niente neppure io. Le notizie, informazioni, dichiarazioni degli ultimi tempi totalmente contraddittorie dei principali attori, creano una totale confusione ai cittadini che non possono avere idea di quello che potrà accadere in futuro. Ho aperto il dibattito da cittadino e da editore sulla Sopraelevata il 28 giugno con un commento dal titolo “Sopraelevata, una scelta che può tagliare in due la città per sempre” (Leggi qui).
Da quel momento ho poi organizzato un dibattito in Terrazza Colombo a cui hanno partecipato il sindaco Marco Bucci e il vice presidente della commissione Trasporti del Senato Lorenzo Basso (Guarda qui).
Basso poi ci ha mandato la documentazione che dimostra che il progetto prevede l’abbattimento della parte centrale in concomitanza con lo svincolo di via Madre di Dio (guarda qui).
Intanto l’architetto Renzo Piano dichiara al giornalista Minella che la Sopraelevata “a Levante deve essere abbattuta per fare il tunnel, la parte a ponente resta in piedi e per quella centrale semmai si faccia un referendum”. Poi si arriva alla commissione consiliare del 24 luglio dove Piciocchi dice "solo dei matti possono pensare di buttare giù la Sopraelevata prima che venga finito il tunnel".
Quindi riepilogando:
- Bucci in prima battuta dice che una parte si abbatterà valorizzando anche la parte immobiliare dei palazzi davanti al Porto Antico, poi dice che si deciderà anche dopo e non è il caso di parlarne ora.
- Basso dice e dimostra che nel progetto è previsto l’abbattimento di una parte e solo cambiando il progetto si potrebbe modificare l’abbattimento.
- Piano dice che si deve buttare giù a levante per fare il tunnel.
- Piciocchi dice che solo un matto può pensare di buttare giù la Sopraelevata prima di aver finito il tunnel.
E poi si aggiungono molti altri dove ognuno dice la sua.
Mi viene spontanea una domanda: ma chi gestisce la comunicazione di questa opera? Possibile che ogni protagonista dica cose diverse l’uno dall’altro? Stiamo parlando, come ho scritto, di una delle scelte più importanti per il futuro della città: è importante che ci sia una comunicazione chiara e inequivocabile.
Sulla base di questo i cittadini e l’informazione, a partire da me, potranno esprimersi. Resto convinto di quanto ho scritto il 28 giugno aprendo questo dibattito ormai fuori controllo: prima si finisce il tunnel (se mai verrà finito) e poi si studiano i flussi di traffico per capire se sia possibile o meno abbattere parzialmente o totalmente la Sopraelevata.
Sembrerebbe ora la posizione presa opportunamente da Piciocchi che però prevederebbe una modifica al progetto perché non bastano le dichiarazioni anche perché Aspi potrebbe non condividere modifiche al progetto di Renzo Piano.
Quindi per favore cari "protagonisti" chiarite con una voce unica quale sia il progetto e quale sia il vostro impegno "univoco" ai cittadini in modo che si possa davvero chiudere la discussione e la comunicazione cosi "bizzarra" sull’opera così importante per Genova e mettere dei punti fermi su cui poter esprimere opinioni e legittime critiche.