La protesta degli abitanti del Fezzano riuniti in assemblea per richiedere maggiore sicurezza riguardo l’impianto di rigassificazione di Panigaglia merita il massimo di attenzione. Panigaglia è un impianto strategico di cui il nostro Paese non può fare a meno.
Sulla sua sicurezza e sulla possibilità di contenere maggiormente i rischi e l’inquinamento si discute da anni senza ottenere importanti risultati. Oggi ritengo che ci siano le condizioni per aprire un dibattito che vada oltre i confini della nostra provincia così da trovare una soluzione che garantisca il funzionamento del rigassificatore e la tutela dell’ambiente.
Circa 20 anni fa parlando con l’Amministratore delegato dell’ENI gli chiesi se potevano esserci soluzioni tecniche per trasferire l’impianto fuori dal Golfo di Poeti.
“Tecnicamente è possibile si potrebbe trasferirlo in mare aperto a 5 miglia dalla Palmaria ma ha un costo rilevante….” Quindi è un problema di costi ma tecnicamente è possibile come del resto si è dimostrato nel realizzare l’impianto identico in Adriatico.
In più’ oggi il Comune di Porto Venere, la Provincia di La Spezia, la Regione Liguria e il Governo Centrale sono livelli di governo con una maggioranza omogenea.
Non dovrebbe essere difficile fare fronte comune e andare a trattare con ENI e CDP, che oggi controlla l’ENI e le sue società partecipate tra cui la Snam.
*ex senatore