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di Matteo Angeli

Nei giorni scorsi la nella sede della Banca d'Italia la direttrice Daniela Palumbo ha fatto il punto della situazione dell'economia ligure. Un'economia che cresce ma senza grossi slanci. La Liguria è una regione che, tra mille difficoltà, mette in mostra segnali di vivacità a differenza di molte altre che invece sono in grande difficoltà.

Nel primo semestre del 2023 il numero degli occupati in Liguria è cresciuto del 3,7% rispetto ai primi sei mesi del 2022, un tasso superiore a quello del Nord Ovest (+1,7%) e dell'Italia (2%).  Le assunzioni nei primi sei mesi sono state 90.802 a fronte di 60.324 cessazioni, quindi 30.478 assunzioni "nette" che sono aumentate soprattutto nel comparto turistico e del commercio e sono salite soprattutto le posizioni a tempo indeterminato (5.351 contro le 4.511 del primo semestre 2022) e in apprendistato (2052 contro 1.657) a fronte di una leggera diminuzione di quelle a tempo determinato (23.075 contro 23.407) che restano comunque le più numerose. In calo la cassa integrazione e le domande di Naspi.

Costruzioni e turismo sono i settori che hanno dato il contributo più importante alla crescita. L'espansione nel settore edile, pur rallentando ha registrato un aumento delle ore lavorate quasi dell'8% nei primi sei mesi, grazie alle agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione e alla prosecuzione dei lavori per le grandi opere infrastrutturali (con 5,3 miliardi di euro, fra Pnrr e Pnc, oltre 3.500 euro pro capite a fronte della media nazionale di 2.100). I flussi turisti sono aumentati (4,1% a fine agosto) anche se in misura inferiore al 2022, trainati dalla componente estera che è cresciuta in maniera più significativa (+12%) ed è cresciuto il numero di passeggeri in transito nei porti liguri tornando a superare i livelli pre Covid.

Il traffico merci dei porti liguri di Genova, La Spezia e Savona-Vado nel primo semestre dell'anno è calato del 5% rispetto ai primi sei mesi del 2022 e i traffici containerizzati in particolare sono diminuiti del 7,1% "riflettendo soprattutto la debolezza delle importazioni".

Insomma la Liguria sta piuttosto bene e ha ampi margini di miglioramento. Il giorno che avrà delle infrastrutture moderne che non la rendano di fatto isolata potrà competere alle pari delle altre regioni. Per ora corre con l'handicap.