Non abbiate paura, nessuno vi taglierà il gas o l'energia elettrica: il mio consueto appuntamento con l'editoriale vuole essere, questa settimana, un contributo di chiarezza in un momento oggettivamente confuso.
Da qualche settimana sentiamo ripetere che il mercato tutelato dell'energia e del gas è prossimo alla chiusura: contestualmente i nostri telefonini stanno letteralmente impazzendo, intasati dalle chiamate dei call centre.
“Parlo con il sig. Matteo Cantile? Lo sa che il suo contratto sta per scadere e che da gennaio non sarà più valido”?. Questo è l'approccio tipico e desidero iniziare da qui: questa comunicazione è falsa e chiunque vi dica questa frase, qualunque società egli rappresenti, sta mentendo e non merita il vostro tempo. Salutatelo bruscamente e bloccate quel numero.
La realtà è diversa e per comprenderla bisogna fare un po' di breve storia. Nel 1999 l'allora ministro Pierluigi Bersani (Presidente del consiglio Massimo D'Alema) firma il decreto che dà vita, recependo norme europee, al mercato libero dell'energia. La cosiddetta 'liberalizzazione' sarà completata per tappe: nel caso dell'energia elettrica, per esempio, hanno avuto accesso al mercato libero le aziende dal 2004 e gli utenti domestici (noi, a casa nostra) dal 2007. In sostanza negli ultimi 16 anni siamo stati bombardati da offerte che ci invitavano a lasciare il nostro vecchio fornitore per accordarci con un altro e milioni di italiani, più del 50% degli utenti, hanno aderito.
Questo è un punto da tenere presente: è possibile che la vostra fornitura di energia e gas sia già nel mercato libero. Le offerte sono state negli anni così tante e confondenti che potreste avere il 'nuovo contratto' senza esservene accorti. Per verificarlo basta leggere la bolletta, in alto, vicino al nome del vostro fornitore: se c'è scritto 'mercato libero' voi non avete nulla di cui preoccuparvi.
Ma anche se, al contrario, sulla bolletta trovate scritto 'mercato tutelato', potete comunque dormire sonni tranquilli: posto che continuiate a pagare con regolarità, nessuno verrà a tagliarvi la fornitura.
Il Governo, infatti, ha stabilito che la procedura di passaggio da un mercato all'altro sia graduale e priva di un impatto diretto e immediato sugli utenti. Il 10 gennaio si comincia con il gas: il servizio continuerà a essere erogato dal proprio fornitore che prevederà per questi clienti la cosiddetta 'offerta placet'; il prezzo del gas varierà mensilmente (come avveniva una volta) sulla base di una media calcolata a livello nazionale.
Per l'energia elettrica, invece, c'è tempo fino ad aprile: in questo caso l'Autorità di settore, l'Arera, ha organizzato in ogni territorio un'asta, l'azienda che se la aggiudicherà diventerà il vostro nuovo fornitore.
Tutto questo, come noto, non vale per le utenze dei cosiddetti 'fragili': per queste categorie il Governo ha previsto una speciale tutela che, di fatto, congela l'attuale situazione.
Lo spiegone può anche chiudersi qui, nel senso che senza fare assolutamente nulla la vostra fornitura transiterà al nuovo mercato in via automatica.
Ovviamente bisognerà comprendere se i prezzi previsti dall'offerta placet per il gas e dal fornitore che si aggiudicherà l'asta dell'energia nella vostra zona siano competitivi oppure no: in questa logica un minimo di attenzione a ciò che offre il mercato non guasta, sebbene la fluttuazione delle tariffe tra un fornitore e l'altro non sia mai particolarmente significativa.
Peraltro se l'offerta placet del gas è un inedito, il meccanismo delle gare per l'aggiudicazione delle forniture di energia elettrica è già stato sperimentato con le aziende (il cui passaggio al mercato libero si è già completato): in quel caso il prezzo medio è sceso.
In definitiva: nessuno toccherà le vostre utenze ma i costi del nuovo mercato al momento non sono chiari e, se tenete al vostro portafogli, dovrete monitorarli. Prendete un po' di proposte diverse, mettetele a confronto, fatevi magari aiutare dal vostro amico un po' più esperto o utilizzate uno dei tanti portali on line che confrontano le offerte e fate scelte consapevoli.
Ma nessun terrorismo ingiustificato: milioni di italiani sono già transitati sul mercato libero da anni e nessuno di loro ha patito il freddo o è diventato povero. Almeno non per questo.