Caro Babbo Natale, per Genova ti chiedo diventi ancora più bella e attrattiva. I grandi flussi turistici, anche esteri, che abbiamo registrato in quest’ultimo anno, hanno dimostrato che la nostra è una città in grado di conquistare il pubblico per le sue molteplici caratteristiche. Finalmente è stata apprezzata come destinazione turistica al pari di altre note città italiane. La sinergia tra tutti gli attori pubblici e privati è stata e continua ad essere fondamentale per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.
A questo proposito è auspicabile un potenziamento e ammodernamento delle infrastrutture, possibilmente all’avanguardia da un punto di vista tecnologico e a basse emissioni, che facilitino gli spostamenti da e per Genova.
Nel mio ruolo di imprenditore, che ancora e da sempre investe in questa città, spero che possa crescere ulteriormente la qualità della vita, l’occupazione, l’attenzione a tutte le persone, anche quelle con maggiori difficoltà economiche e sociali.
Mi auguro inoltre che le strutture come l’Acquario possano svolgere al meglio il proprio ruolo di presidio per la conoscenza e la conservazione della natura ed essere veicoli capaci di trasmettere al grande pubblico contenuti sempre più urgenti e centrali nelle nostre vite quali i cambiamenti climatici, la decarbonizzazione, la perdita di biodiversità, le interconnessioni uomo-ambiente.
Per il Ducale, il mio desiderio profondo è che sia sempre più il polo culturale di tutta la città, alimentando la sua vocazione di hub culturale transgenerazionale. Penso ad un Palazzo aperto alla città e alla regione ma non solo; penso ad un Ducale sempre più capace di portare a Genova quel turismo culturale non mordi e fuggi che per la nostra città è una preziosa e sostenibile risorsa. Un Palazzo che sia sempre più motore di una programmazione ad ampio spettro: dalle grandi mostre - che sono un eccellente e fondamentale volano per tutto il tessuto economico cittadino - a quelle fotografiche valorizzando ancor più la sua funzione di luogo della riflessione e dell’approfondimento perché se il Festival di Limes e la Storia in piazza - per citarne solo due – concentrano al Ducale migliaia di persone in un weekend, centinaia di migliaia sono le persone che, nel corso dell’anno, vengono quotidianamente al Ducale per ascoltare e partecipare ai nostri appuntamenti che spaziano dalla filosofia alla scienza, dai diritti civili alla letteratura, dall’architettura alla storia dell’arte e molto altro ancora. Una programmazione culturale che, in sintonia con la mission della Fondazione, è un vero e proprio servizio alla cittadinanza che è realizzabile grazie alla collaborazione proficua con decine di soggetti, associazioni, sponsor e istituzioni.
*BEPPE COSTA, Costa Edutainment, Saar Depositi portuali e Fondazione Palazzo Ducale