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di Matteo Angeli

Ancora una giornata di pioggia forte in Liguria e ancora una volta chi si è trovato a transitare lungo le autostrade ha dovuto fare i conti con situazioni al limite dell'assurdo. Dai lati a monte delle careggiate arrivavano sulle auto in corsa vere e proprie cascate d'acqua e solo fortunatamente non si sono registrati incidenti. Acqua dalle montagne ma anche dalle strutture delle gallerie come, ad esempio, quella sulla A12 tra Nervi e Genova Est. All'ingresso una vaga indicazione con una X rossa a indicare chissà cosa e poi due corsie regolarmente aperte.

La stessa cosa era accaduta lo scorso ottobre sull’autostrada A12 Genova-Rosignano. In quell'occasione vennero chiusi per allagamenti della carreggiata che avevano provato pesanti disagi con l'acqua che arrivava alle portiere delle auto bloccate, sia in entrata che in uscita i caselli di Recco

Insomma nonostante si paghino i pedaggi tra i più  cari d'Italia siamo sempre alle prese con situazioni incredibili e sempre più pericolose. Che manutenzione sta facendo Autostrade? E' normale pagare per rischiare la vita? Chi controlla i lavori?

Dopo aver fatto poco o niente per decenni oggi si sta cercando di mettere qualche toppa che non basta e non basterà mai. Lo ha ammesso qualche tempo fa lo stesso amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Tommasi che nel corso di una audizione in Senato ha ammesso: "Se quando passate dalla Liguria alzate gli occhi vedete quanti tiranti, chiodi e reti ci sono sulle volte delle gallerie e vi rendete conto del lavoro che è stato fatto ma non è certo finita qui: quelle gallerie entro cinque anni dovranno essere messe a posto. La verità è che su 7.000 km ben 2.000 sono oggi in saturazione, avremmo dovuto investire vent'anni fa ma non è stato fatto e oggi quindi oggi ci troviamo in questa situazione".

Riassumendo. Si sta facendo qualcosa, i disagi sono fortissimi e la situazione resta a dir poco preoccupante. Non può essere normale rischiare la vita viaggiando in autostrade senza corsie di emergenza ma con corsie uniche e infiniti scambi di carreggiata. Non può essere normale avere delle chiusure notturne, a volte non programmate, che mandano in tilt tranquille strade statali e portano bestioni in mezzo ai paesi. La verità è che in tutta questa storia di normale non c'è proprio niente.