Orlando sì, Orlando no. Per settimane e settimane il mondo del centrosinistra si è interrogato se candidare oppure no l'ex ministro spezzino. Poi in un giorno di fine agosto è arrivato il via libera definitivo anche se tutte le questioni interne non sono risolte neppure oggi. "Poi le risolveremo, intanto partiamo" questo il concetto.
Dall'altra parte, per la prima volta dopo tanti anni, il centrodestra non ha le idee chiare con tanti ancora in ballo. I sondaggi commissionati da Primocanale a Tecnè mostrano che la vittoria è difficile ma non impossibile. Ma per provarci serve un nome, serve un candidato. Come sull'ottovolante ogni giorno che c'è scende e chi sale. Ilaria Cavo, che i sondaggi danno come la preferita degli elettori del centrodestra, ribadisce di essere pronta e disponibile a correre. Edoardo Rixi va un po' a fase alterne e dice: "Se Meloni mi chiama potrei accettare". Ma la fumata bianca non è arrivata neppure ieri dopo l'incontro tra la stessa premier con Matteo Salvini e Antonio Tajani.
Il tempo passa, la date delle elezioni si avvicina sempre di più e per ora nel centrodestra si brancola nel buio. Toti, comunque uno la pensi il leader che manca oggi alla coalizione, ieri sera a Primocanale ha tirato una frecciata ai suoi vecchi compagni di coalizione: "Di solito il candidato si sceglie prima del voto". Touchè.
In attesa che i partiti ci spieghino cosa vorranno fare in futuro, il programma elettorale lo abbiamo iniziato a fare noi con i sondaggi, con le trasmissioni di ogni giorno, sui social e nelle piazze con la nostra Elisabetta Biancalani e la regia mobile. Vogliamo capire cosa pensa e chiede la gente in questo momento così delicato.
I partiti ancora non hanno spiegato cosa intendono fare su molti punti ma intanto molti elettori hanno ancora la testa in vacanza. Ce ne accorgiamo ogni giorno stando a contatto con la gente. Molti non conoscono i nomi dei candidati, moltissimi non sanno la data del voto e neppure che ci siano le Regionali. E questo è un grosso problema. Questo è il problema.