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Dai presidenti delle Regioni il baluardo contro il virus
2 minuti e 6 secondi di lettura
di Matteo Cantile

Uno foto che vale più di mille parole: è uno scatto che ritrae i rappresentanti dei territori, assieme al loro ministro di riferimento, in prima linea nella battaglia contro il Covid. Ed è anche la foto che mostra, sebbene i politici ritratti appartengano tutti all’area di centro destra, che le diverse sensibilità partitiche contano poco quando in ballo c’è la salute dei cittadini.

Giovanni Toti, Massimiliano Fedriga, Marco Bucci e Maria Stella Gelmini: ovvero i governatori di Liguria e Friuli Venezia Giulia (quest’ultimo è anche presidente della Conferenza delle Regioni), il sindaco di Genova e la ministra che cura, per conto del Governo, il rapporto con le regioni. I quattro esponenti delle istituzioni si sono incontrati questa mattina a Palazzo Ducale, a margine del convegno nazionale sulle dipendenze.

Le regioni, spesso bistrattate alla stregua di enti inutili, hanno dato prova di grande serietà istituzionale nel corso della pandemia: il virus come nemico comune ha spesso portato i diversi presidenti di Regione, espressione di partiti completamente diverse, a parlare con una voce unica. Mentre la politica romana si è spesso divisa tra chiusuristi e aperturisti, tra pro e contro il green pass o il vaccino, dai capoluoghi di regione sono arrivate sempre posizioni ispirate dal buon senso e, soprattutto, dalla realtà dei fatti.

Mentre i parlamentari spesso giocano un ruolo meramente politico, infatti, i presidenti di Regione (e con loro i Sindaci) hanno sempre dovuto fare i conti con i numeri della pandemia: quanti pazienti sono ricoverati in  ospedale, quanti di questi sono in terapia intensiva, dove porterà il trend dei contagi. E, di conseguenza, fino a quando il nostro sistema sanitario è in grado di resistere all’onda dei nuovi ospedalizzati?  Senza troppi voli pindarici, senza sofismi o filosofie: un bagno di realismo a cui si è aggrappato il Paese per tentare di non sprofondare.

Ed è da queste personalità, quelle ritratte nella foto e quelle che a Genova stamattina non c’erano, come i vari Bonaccini, De Luca, Cirio, Fontana, Sala e molti altri, che è partito il pressing che ha portato il Governo a promuovere l’idea del ‘super green pass’ ed è dagli amministratori locali che continuano ad arrivare iniziative (come le mascherine obbligatorie in molte città italiane) che puntano a cercare di contenere il più possibile la diffusione del Coronavirus.

Un’Italia del fare che sembra in serio contrasto con l’Italia delle parole: comunque la si pensi, l’inazione sarebbe stato un atteggiamento che non ci saremmo potuti permettere. Gli amministratori locali, uomini delle istituzioni, lo hanno capito prima di tutti gli altri.

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