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3 minuti e 21 secondi di lettura
di Mario Paternostro

Per una domenica mi sono imposto di non fare il genovese pervaso quotidianamente da mugugni e maniman e soprattutto di allontanarmi decisamente da quelle tiritere che ascolto e vedo spesso in tv che recitano pressappoco così: “Ah i politici… tutti uguali. E la politica? Ah pensano solo ai loro interessi…”. No. In questi giorni di presentazione di liste e listelle per le elezioni comunali di Genova ho letto con attenzione i programmi dei candidati-sindaci e anche quelli degli aspiranti consiglieri comunali, signori e signore s’intende. Di destra, sinistra, centro e qua e là.

Ebbene, cari amici, la Genova che verrà, in ogni caso non sarà niente male! Tutt’altro!
Dunque lasciatemi fare questo viaggetto in città e dintorni immaginando come diventerà dopo questa elezione che è davvero importantissima. Momento politico drammatico, possibili forti sorprese dall’esito del voto, con partiti-movimenti che se non si volatilizzeranno forse diventeranno quasi ininfluenti, altri che, al contrario, faranno pesare il loro successo. E soprattutto facce che scompariranno dalla scena come è giusto che sia se vogliamo che la vita politica si rinnovi.


Genova potrà essere così. Intanto avremo molti autobus e quasi tutti elettrici, cioè che sfrecceranno senza fare rumore e soffocarci di gas salendo le ripide strade della città. In Valpolcevera c’è già il magnifico ponte di Renzo Piano, ma sotto un parco alberato ci aiuterà a non dimenticare i 43 morti innocenti del criminale crollo del Morandi. La Diga di Begato incredibilmente cancellata lascerà il posto a edifici umani. Via Cornigliano sarà un’avenue per davvero e tra Prà e il resto della costa di Ponente una splendida passeggiata ci farà riacquistare il nostro mare.
Per non parlare del Waterfront di levante. Non vedo l’ora di imbarcarmi nel porto antico e attraverso i nuovi canali raggiungere la meraviglia della Foce. Non più un crocevia, ma una spiaggia alberata, solare dove non si vedrà un’automobile e in corso Italia, senza baraccopoli, sfileranno i genovesi conquistati dalle biciclette.
Forse scenderò via Assarotti oggi ridotta a un imbuto di anidride carbonica fischiettando tra un azeruolo e l’altro dove i cani faranno pipì e il resto senza imbrattare i marciapiedi, ma concimando gli alberelli in crescita tra i palazzi ottocenteschi.
Quale funivia prendo oggi? Non so se quella che dalla Foce mi porterà in via XX Settembre o, a ponente, l’altra che dal porto mi farà ascendere sulla vetta degli Erzelli e poi, di passo in passo percorrere quella meraviglia delle mura dei forti seconde per lunghezza solo alla Grande Muraglia di Xi.


Con i miei nipoti potremmo respirare all’Acquasola rinvigorita di ortaggi o nel giardino elegante di villa Gruber, ma anche divertirci sullo skytram della Valbisagno che finalmente stapperà dagli ingorghi questa delicata e grande area cittadina, piena di servizi strategici.
E qualche nuova ascensore? O una poetica funicolare che sale ai monti? In fondo i nostri antenati erano davvero degli straordinari anticipatori della modernità. Se pensate che la funicolare di Sant’Anna fu aperta nel 1891!
Le navi in porto non inquineranno più, la canigea non mi farà più starnutire ai primi di maggio e i miei amici che negli anni ’70 hanno deciso di abitare i caruggi del centro storico riconquisteranno i loro sonni.


Ma soprattutto da cinquecentomila anzianotti che siamo oggi ritorneranno i genovesi giovani! Non ci credete? Siete i soliti. I giovani torneranno a riempire aule, case economiche e accessibili alle fresche coppie, posti di lavoro, e la sera avranno a disposizione la Polimovida sparsa in tutta la città che ricorda un po’ la Polibibita di Marinetti presentata allora in Galleria Mazzini.
Infine potremo andarcene davvero a cena a Milano per un succulento ossobuco, partendo da Principe alle 19 e scendendo alla Stazione Centrale prima delle 20, minuto più minuto meno o, a scelta, preferire Torino sabauda per un grand bollito cavouriano, salendo sul treno alle 19 e scendendo a Porta Nuova alle 20 e qualcosa. Gronderemo di Gronde e Bretelle per spostarci e voleremo qua e là a ogni ora del dì.

Bene. Proviamo una volta a essere costruttivi?
Buona domenica a tutti e buoni sogni!

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