Non c'è acqua, non piove, le riserve stanno per esaurirsi e le mandrie in alpeggio sono a rischio sopravvivenza. Lo evidenzia in tutta la sua gravità, Agostino Raviolo, allevatore 45enne originario di Pontedassio.
"La situazione - spiega - è sotto gli occhi di tutti. Il bestiame rischia di morire di sete. Non sappiamo cosa fare. Ho una mandria composta da 230 capi, ogni anno veniamo quassù ai piedi del monte Frontè in alta Valle Arroscia ma uno scenario del genere non si era mai visto". Raviolo, che da tempo denuncia questa situazione, spera vivamente in un aiuto da parte delle istituzioni.
"Non posso pensare e ancor meno accettare che le mie bestie possano morire di sete: una sola mucca beve 50 litri di acqua al giorno. Devono aiutarci. La soluzione immediata? Intervento dei vigili del fuoco in attesa che vengano attuate le proposte fatte dalle associazioni in materia di riserve idriche attraverso la realizzazione di vasche. Stiamo vivendo un incubo".