GENOVA - Un altro telefono scovato dagli agenti penitenziari nel carcere di Marassi. Il cellulare è stato trovato dopo la decisione di aumentare i controlli da parte del personale dopo gli ultimi rinvenimenti.
"Dopo quello scoperto l’altro giorno, questo ennesimo ritrovamento di un telefono cellulare nel carcere di Marassi - avvenuto nella cella occupata da un giovane detenuto marocchino da pochi mesi assegnato a Marassi, il quale deve scontare una pena per traffico di sostanze stupefacenti - conferma che i detenuti le studiano tutte per eludere la sorveglianza della Polizia Penitenziaria: siamo passati dalle classiche introduzioni dai colloqui finanche dai lanci esterni dal muro di cinta, il tutto finalizzato ad introdurre i telefoni per consentire ai detenuti di mantenere aperti i rapporti delinquenziali con l’esterno".
Genova: porta droga in carcere al compagno che aveva un cellulare nascosto - LA NOTIZIA
"Oramai anche il rinvenimento di cellulari, così come le aggressioni al personale - continua -, sta facendo statistica e senza un immediato intervento dell’amministrazione sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani".
Solo qualche giorno fa una donna ha tentato di portare droga al convivente detenuto nel carcere, trovato poi in possesso di un cellulare. Il compagno, da pochi giorni nel penitenziario della Valbisagno in arrivo da Spezia, è poi stato scovato con un telefono cellulare in cella, nascosto nelle mutande.