SAVONA - Residenze fittizie per evitare tasse, individuate 90 persone nel savonese.
Scovati dalla guardia di finanza di Savona novanta "furbetti", prevalentemente provenienti dal Piemonte e dalla Lombardia, che hanno acquistato immobili in differenti comuni della riviera savonese, dichiarando fittiziamente di esser residenti in tali abitazioni, in modo da usufruire delle agevolazioni fiscali previste per l'acquisto della prima casa.
Nei confronti di questi soggetti sono stati avviati controlli fiscali, da parte del gruppo di Savona, la compagnia di Albenga e la tenenza di Finale Ligure, che hanno consentito di contestare il mancato versamento dei tributi locali per oltre 285 mila euro derivanti dal mancato pagamento dell'Imu e della Tari.
Sono state inoltre contestate sanzioni amministrative ai fini delle imposte dirette per 311 mila euro, derivanti dall'indebita detrazione di interessi sui mutui, spettanti solo per immobili di prima abitazione.
Tra le persone individuate: un piemontese formalmente residente a Celle Ligure, dipendente di una società di Casale Monferrato (Alessandria), mentre la moglie risulta dipendente di una società di Torino. I due figli della coppia frequentano istituti scolastici di Vigevano (Pavia). Durante un sopralluogo presso l'abitazione di Celle Ligure, l'uomo ha risposto al citofono direttamente dal proprio cellulare mentre si trovava appunto in Piemonte. In un altro caso una persona, che aveva acquistato casa a Finale ligure e vi aveva trasferito la residenza, in verità abitava in altra regione e aveva affittato la casa di Finale 'al nero'. Tutti i benefici fiscali ottenuti grazie al fatto di aver dichiarato di avere la residenza solo formale sono stati revocati.