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Cronaca

L'avventore deve rispondere anche di violenza privata. E' successo in via Gramsci
56 secondi di lettura
di Michele Varì

GENOVA -Quando si è visto negare la birra perché ne aveva già bevute troppe ha perso il controllo dei nervi e dopo essersi messo davanti all'ingresso del locale, come a sbarrarlo per impedire l'ingresso ai clienti, ha offeso a più riprese il ristoratore rimarcando più volte la sua origine, "sei un cinese di m..." ha ripetuto urlando come a manifestare tutto il suo odio verso il Paese di origine dell'esercente.

Il ristoratore dopo avere provato a calmare l'avventore, un giovane di origini marocchine, per riportare la calma e poter tornare al lavoro non ha potuto fare altro che chiedere aiuto alle forze di polizia.

Davanti al ristorante dopo pochi minuti sono arrivati i poliziotti delle volanti che hanno identificato i due, avventore e ristoratore, e provato a ricostruire quanto accaduto.


E non c'è voluto molto per riuscirci visto che il magrebino anche davanti agli agenti avrebbe ripetuto le offese razziste rivolte al ristoratore, convinto che questo sfogo non gli sarebbe costato nulla. Niente di più illusorio visto che gli agenti a quel punto lo hanno denunciato per violenza privata per essersi posto davanti all'ingresso del ristorante con l'aggravante dell'odio razziale.

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