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Cronaca

Dopo averlo rintracciato tra i fratelli e il giovane è scaturita una colluttazione, violenta. Ad avere la peggio è stato il ragazzo ucraino, che ha riportato una lacerazione alla testa, mentre la ragazza è caduta e si è procurata qualche abrasione
1 minuto e 39 secondi di lettura
di Au. B.

LOANO - Un viaggio con qualche intoppo quello di due fratelli ucraini arrivati in Italia da poco per sfuggire alla guerra e ai quali nel pomeriggio di ieri è stata rubata la borsa piena di effetti personali, ultimi ricordi del loro paese, e importanti documenti.

I due fratelli, un uomo e una donna, erano in viaggio sul treno diretto a Diano Marina. Arrivati alla stazione di Borghetto Santo Spirito i due si sono accorti dell'assenza della loro borsa, rubata: un problema grosso che li ha così fatti invertire la rotta e tornare indietro, alla stazione di Loano, ultimo luogo in cui ricordavano di aver visto il bagaglio.

Grazie al sistema di localizzazione del telefonino e al fatto che il ladro avesse nel frattempo utilizzato il bancomat, i due fratelli sono riusciti a ritrovare la refurtiva e si sono presentati davanti al ladro, certi di una restituzione del maltolto da parte sua. Invece tra i fratelli e il giovane è scaturita una colluttazione, violenta. Ad avere la peggio è stato il ragazzo ucraino, che ha riportato una lacerazione alla testa, mentre la ragazza è caduta e si è procurata qualche abrasione.

La polizia locale di Loano e Finale Ligure, avvertita, insieme ai colleghi della pattuglia di pronto intervento hanno fermato e identificato poco lontano dalla stazione il ladro, ancora in possesso della borsa. Il 18enne è stato arrestato (senza eccessiva resistenza da parte sua) per il reato di rapina impropria. Tutta la refurtiva, che il ladro aveva cercato di nascondere in un bidone della spazzatura, è stata
prontamente recuperata e riconsegnata ai legittimi proprietari.

Il giovane rapinatore, il 18enne E.A.B., con molti precedenti per furto aggravato (l'ultimo datato 13 luglio) è stato tratto in arresto su disposizione del Pm, prontamente informato dei fatti, il quale ha disposto il processo con rito direttissimo per la mattinata di oggi, lunedì 25 luglio.
Questa mattina i giudici del tribunale di Savona hanno convalidato il fermo e disposto il trasferimento del marocchino presso il carcere di Marassi, dove resterà in custodia cautelare in attesa del processo ordinario.

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