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Cronaca

"Mi spiace quando di mezzo ci sono persone che vengono accusate di ipotesi di reato gravi, ma non posso dare giudizi, perché non conosco le carte e sono anche contro i processi mediatici, che non ho mai condiviso, anche perché li ho subiti" spiega il sindaco
1 minuto e 10 secondi di lettura
di r.p.

IMPERIA - "Mi spiace sempre, quando di mezzo di sono delle persone che vengono accusate di ipotesi di reato molto gravi, ma non posso dare giudizi, perché non conosco le carte e sono anche contro i processi mediatici, che non ho mai condiviso, anche perché li ho subiti". Così il presidente della Provincia, e sindaco di Imperia, Claudio Scajola, a margine del Consiglio provinciale, ha commentato l'inchiesta che vede iscritto nel registro degli indagati - con le accuse di concorso in corruzione e frode nelle pubbliche forniture - un geometra del Comune di Imperia, sospeso dalla funzione.

Inchiesta nella quale è indagato anche l'impresario edile Vincenzo Speranza della "Edilcantieri srl", al quale ieri è stata notificata la misura degli arresti domiciliari. "Vedremo le carte. Certo è che l'amministrazione non può rallentare la propria attività. Mi pare di aver capito che si riferisca a un lavoro di 25 mila euro sotto Natale, nel cimitero di Oneglia. Sarà abbastanza facile vedere dalle carte cosa è successo: se c'è del dolo, della scemenza o del disordine. Credo di poter dire che il Comune è molto attento attraverso i propri dirigenti, ma qualcosa può sfuggire".

E conclude: "Ho fatto compilare un elenco di lavori che questa società ha realizzato in città, ma è poca roba. Viene anche bene che sia successo qualcosa, per cui si va a guardare e si indaga per capire meglio come funziona e per far capire a tutti che bisogna amministrare con correttezza".

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