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Cronaca

Omicidio a San Biagio, a Bolzaneto: Sebastiano Cannella accecato dalla gelosia ha strangolato la donna, poi ha avvertito i carabinieri: i due stavano per diventare nonni. Temeva anche di essere madato via dall'abitazione che aveva ristrutturato
2 minuti e 21 secondi di lettura
di Aurora Bottino, Michele Varì, Filippo Serio

GENOVA -Accecato dalla gelosia e dalla paura di finire in strada in caso di separazione ha aggredito la moglie e l'ha uccisa strangolandola con una corda. 

 

Sebastiano Cannella, muratore di 58 anni, ha perso il lume della ragione la sera del rosario per la morte della mamma, deceduta 24 ore prima. Dopo avere ammazzato la moglie, Marzia Bettino, l'uomo ha vagato per un po' per le vie della Valpolcevera, quindi e si è costituito ai carabinieri poco lontano, nelle vie di Trasta.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri l'autore dell'omicidio aveva in passato denunciato la moglie per minacce. Mentre la donna non avrebbe mai presentato denunce per maltrattamenti verso il marito. Sebastiano Cannella, operaio nel settore del movimento terra, in serata è stato arrestato per omicidio dai carabinieri e trasferito nella caserma del comando provinciale di San Giuliano. Nella notte è stato interrogato dal sostituto procuratore Federico Panichi. Appena fermato dai carabinieri Cannella ha detto: "Non ce la facevo più". 


L'omicidio è avvenuto alle 19 in via della Riviera 14, nella San Biagio vecchia
, un quartiere collinare nella sua parte nuova già macchiato da un terribile delitto in cui un uomo è stato ucciso dai due figli.

Cannella, muratore ed escavatorista, e la moglie Marzia, casalinga, entrambi di 58 anni,
genitori di due figli di 25 e 30 anni, erano in lite da tempo. La coppia viveva in una villetta trasformata in due appartamenti insieme al figlio e alla sua fidanzata.

Fra i motivi di attrito la gelosia ossessiva dell'uomo,
tanto che la moglie aveva deciso di lasciarlo e di separarsi. Una decisione che lui ha cercato di contrastare in ogni modo, ma lei ormai si era stufata dei suoi perdoni e delle sue nuove ricadute, non voleva più rivivere quelle scenate di gelosia in cui diventava possessivo, violento, intrattabile.

Così lui, quando ha capito che avrebbe perso per sempre la "sua donna", come la considerava, e pure di finire in strada, perché la proprietaria dell'immobile era lei, che lo aveva ricevuto in eredità, ha perso la testa nonostante, o proprio anche per questo, fosse a poche ore dal rosario per la morte della mamma.

L'allarme che ha permesso di fare scoprire l'omicidio, mentre Cannella si consegnava e confessava tutto ai carabinieri, è arrivato anche da alcuni familiari, fra cui i figli, che si sono insospettiti non vedendolo arrivare nella camera ardente allestita per l'ultimo saluto alla madre. Sebastiano e Marzia stavano per diventare nonni: la fidanzata di uno dei due figli infatti partorirà nei prossimi giorni.

”Se fosse una persona violenta non lo so, so soltanto che stavano litigando ma non credevo potesse succedere una cosa del genere” racconta un amico dei figli, residente qualche villetta più sopra a quella in cui si è consumato il delitto. “Ci conosciamo tutti qua…” .

Le indagini per ricostruire la dinamica del delitto sono state avviate dagli investigatori del nucleo operativo e dalla sezione rilievi diretti coordinati dal magistrato Panichi.

 

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