LA SPEZIA - Sono 32 gli ultras dello Spezia che stanno ricevendo in queste ore la notifica del Daspo a seguito delle intemperanze registrate durante Spezia-Napoli del 22 maggio scorso. Concluse le indagini da parte della Digos della Questura spezzina, che negli ultimi due mesi e mezzo ha scandagliato le immagini video girate all'interno e all'esterno dello stadio "Alberto Picco". La partita, ininfluente ai fini della classifica, fu interrotta per una decina di minuti nel primo tempo a seguito dell'invasione di campo di alcuni tifosi napoletani che cercarono di aggredire i vicini supporter di casa della Curva Piscina.
In quei frangenti, un gruppetto di ultras spezzini scese a sua volta in campo dalla Curva Ferrovia per fronteggiare i napoletani, fermati però dall'allora allenatore Thiago Motta e dagli stessi giocatori dello Spezia. A partita conclusa, ci furono scontri in via XV Giugno, all'uscita del settore ospiti. Sono proprio gli ultras che parteciparono all'invasione e al tentativo di contatto ad aver ricevuto oggi l'interdizione dagli impianti sportivi. I Daspo vanno da 1 a 7 anni, a seconda della gravità delle accuse. I tifosi sono difesi in gran parte dagli avvocati Massimo Lombardi della Spezia e Giovanni Adami di Udine. Alcune posizioni, ritenute marginali, rimangono al vaglio della Digos ma l'indagine alla Spezia è considerata sostanzialmente conclusa.