GENOVA -Dopo l'ultima notte di tensione nel centro per minori stranieri non accompagnati ricavato nello storico asilo notturno Massoero di via del Molo, con un cittadino armato di spranga bloccato dai carabinieri mentre tentava di farsi giustizia da solo, gli abitanti di quella fetta di centro storico hanno rotto gli indugi e indetto un'assemblea pubblica.
Nella serata di domani, mercoledì 17 agosto, i cittadini si ritroveranno alle 21 ai giardini Piero di Luca della zona per affrontare insieme questa emergenza. "Vogliamo uscire allo scoperto per prevenire gesti scomposti da parte di cittadini esasperati dal comportamento di alcuni dei minori domiciliati nei locali del Massoero".
Un grido di allarme che è una richiesta di aiuto, quello dei cittadini, rivolto a forze dell'ordine e amministratori: "Questi ragazzi devono essere trasferiti in luoghi lontani dalle abitazioni dove possano seguire un serio e rigoroso percorso di integrazione senza troppe distrazioni" sottolineano gli abitanti che ribadiscono che non c'è nessuna preclusione ideologica nei confronti dei ragazzi stranieri, "qui al Molo siamo abituati a convivere con ogni etnia, ma non tolleriamo chi passa le giornate a danneggiare auto e moto, a derubare e molestare i nostri figlie e le nostre figlie".
Fra le pieghe dei controlli svolti ieri sera dai carabinieri nel centro di via del Molo, angolo vico Bottai, trapela che all'interno della struttura gestita da educatori di una azienda no profit sarebbe stato identificato anche un minore straniero senza fissa dimora che non aveva nessun diritto a stare nel centro.
Il giovane, che ha opposto una violenta reazione ai militari, è stato trasferito in una stanza d'albergo da dove però, come una beffa, potrà entrare e uscire quando vuole.