GENOVA - Polemiche per un video di un abitante di via del Molo, nel centro storico, per un ragazzino magrebino violento trasferito con manette ai polsi nel centro minori di vico Bottai e poi lasciato libero.
I residenti che da settimane protestano per l'apertura del centro sotto le loro case si sono chiesti: "Ma se quel ragazzino era così pericoloso perchè poi lo hanno lasciato libero?".
A rispondere è la polizia locale: "Siamo stati costretti a contenere quel ragazzino perchè quando al pronto soccorso del Galliera gli è stata trovata addosso numerosa refurtiva ha ferito un'infermiera e cercato di aggredire un medico e gli stessi agenti intervenuti".
Il ragazzino addosso, in parte nascosti in un taschino occultato negli slip, aveva un orologio di cui non ha saputo spiegare la provenienza, uno spray al peperoncino, una catenina spezzata (probabilmente strappata al proprietario), 500 euro e un coltello.
Il minore era stato fermato in via XX Settembre intorno alle 18 dopo la segnalazione di tre magrebini che tentavano di rubare in un negozio di scarpe. Uno dei minori è riuscito a fuggire prima dell'arrivo della polizia, gli altri due sono stati bloccati. Uno è stato trasferito nella caserma della locale per accertamenti, il secondo, quello che si vede nel video, invece ha accusato un malore e per questo trasferito al pronto soccorso dell'ospedale Galliera. Qui però quando gli agenti gli hanno trovato addosso la refurtiva ha perso il controllo nei nervi e ha assalito medico e infermiera, reagendo con violenza anche con gli agenti municipale.
Da lì la decisione, estrema, di bloccarlo con le manette, con cui è stato trasferito poi nel centro minori del Molo.
Una volta assegnato alla struttura, pur indagato per ricettazione e furto, il ragazzo è tornato libero, e probabilmente nel giro di poche ore si sarà allontanato dal centro e sparito nel nulla.
Paradossi, come sottolineano gli abitanti del Molo, ma nel rispetto delle leggi.