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Cronaca

Avvilito l'abitante che a maggio protestò al passaggio della corsa: "Con le limitazioni al transito dei camion non posso avere la legna per riscaldarmi". Il Comune: "Presto un ulteriore sopralluogo per valutare come intervenire"
1 minuto e 48 secondi di lettura
di Michele Varì

GENOVA -Lo scorso maggio al passaggio dei ciclisti del Giro d'Italia si era fatto notare in mondovisione esponendo alcuni striscioni che chiedevano di sistemare la strada che rischiava di crollare nel suo giardino.

Simone Lo Verde, abitante di via Trensasco 21, a Molassana, dove vive con moglie e figli, a distanza di mesi dalla sua protesta non immaginava che la sua posizione sarebbe peggiorata ulteriormente: ieri pomeriggio, 30 agosto, la strada infatti ha ceduto ancora tanto che i tecnici comunali per scongiurare altri cedimenti sono stati costretti a porre dei limiti vietando il transito ai mezzi pesanti con peso superiore a due tonnellate e mezzo.

Una situazione che fa infuriare l'abitante che denuncia: "In questa situazione - spiega Lo Verde - oltre a rischiare di ritrovarmi prigioniero in casa e non poter utilizzare il giardino, non potrò rifornirmi di legname per la stufa del riscaldamento perchè il camion non potrà arrivare sino alla mia abitazione".

L'abitante già a maggio aveva riferito la situazione in cui era venuti a trovarsi quantificando anche la spese che Tursi aveva preventivato di spendere: "Per sistemare la strada serve un milione e mezzo" aveva detto.

Una strada di campagna, quella che collega Genova a Trensasco, frazione del comune di Sant'Olcese, e di fatto unisce anche la Valbisagno e alla Valpolcevera.

L'emergenza è al vaglio dei tecnici dell'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Genova Pietro Piciocchi che hanno nel tempo svolto più sopralluoghi e stanno valutando il modo più adeguato per intervenire: fra i problemi quelli che i proprietari della parte a monte della strada sono alcuni cittadini di fatto, pare, irreperibili e per questo la pubblica ammistrazione sta valutando di intervenire in danno, ossia anticipando le spese e poi chiedendo quanto dovuto con un'azione legale.

A sollecitare l'intervento del comune di Genova in passato è stato anche il Municipio competente della Media Valbisagno che con l'allora assessore al Territorio Lorenzo Passadore, ora consigliere di minoranza, che aveva sottolineato l'importanza di lavori per ripristinare la canalizzazione delle acque di alcunin rivi sottostanti: "Solo con un intervento attento all'idraulica della zona" ribadisce ancora oggi Passadore, "si potrà poi intervenire per sistemare e mettere in sicurezza la strada e l'abitazione più danneggiata dallo smottamento".

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