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Cronaca

Evacuati per ore dodici gli inquilini del palazzo, distrutte decine di moto d'acqua e tavole da mare elettriche. L'amarezza del titolare: "Danni ingenti, ma pronto a ripartire"
1 minuto e 33 secondi di lettura
di Michele Varì
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GENOVA -Le fiamme sono divampate alle tre della notte dall'officina nautica Motomare. L'allarme è stato lanciato da un abitante che dalla finestra di casa ha visto il fumo nero nero uscire dal locale. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco: le fiamme e il fumo hanno distrutto quasi tutte le decine di moto d'acqua e di tavole da surf elettriche in riparazione. Abitanti del palazzo soprastante costretti a scappare di casa.

E' stata una notte di paura quella vissuta dagli abitanti di via Tabarca, a ridosso della spiaggia di Sturla, nel levante di Genova: le fiamme hanno avvolto e distrutto ogni mezzo nautico e le numerose attrezzature custoditi nell'officina.


Il grande spiegamento di forze dei vigili del fuoco giunti sul posto con numerose squadre dalla centrale e dal distaccamento di Genova Est ha permesso di evitare che le fiamme si propagassero all'esterno e minassero la stabilità del palazzo.

La presenza numerose batterie al litio, alcune delle quali sono esplose, ha reso più delicato e pericoloso l'intervento dei pompieri che hanno operato grazie alle maschere e le bombole d'aria degli autoprotettori.

 

Ma i danni sono molto ingenti, come si legge nello sguardo di Sergio Morabito, insieme alla moglie titolare dell'officina e di un salone di esposizione di mezzi nautici posto a pochi metri per fortuna non interessato dall'incendio: "Non sappiamo come possa essere divampato il rogo, i danni solo elevatissimi, io abito poco lontano e sono stato avvertito da un vicino, appena arrivati davanti all'officina abbiamo avvertito i pompieri, le fiamme sono divampate soprattutto dove custodivano materiale elettrico, fra cui molte batterie al litio, sì, sono assicurato contro gli incendi, ma i danni sono molto ingenti...".

Motomare è un'azienda aperta nel 1990 che ha una decina di dipendenti: "E' un momento duro - ammette ancora Morabito, con il grande conforto della moglie al suo fianco - ma ci rimboccheremo le maniche e cercheremo di riaprire prima possibile".

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