GENOVA -Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici di Genova Pietro Piciocchi ha annunciato un intervento in somma urgenza con un progetto in grado di mettere in sicurezza l'area e riaprire al più presto la strada al traffico.
Ma è indubbio che in via Trensasco, strada che unisce le alture di Molassana con Sant'Olcese chiusa da mercoledì sera in seguito a uno smottamento, a detta di tutti, annunciato, gli abitanti ora sono molto arrabbiati.
Fra i più penalizzati una giovane coppia con tre figli che vive con la frana nel giardino e per denunciare la frana dimenticata lo scorso maggio durante il passaggio del Giro d'Italia aveva esposto uno striscione sulla strada. Come ricorda il capofamiglia Simone Lo Verde: "Questa frana bisogna fermarla prima, ma qui se non protestiamo nessuno fa niente" denuncia.
Disagi anche per gli abitanti delle case isolate più in alto, al confine fra Genova e Sant'Olcese, ora senza accesso carrabile obbligati a scarpinare per un chilometro per raggiungere Molassana.
Fra questi la settantenne Anna Maria Costa, abitante via Trensasco, incrociata mentre scende a valle per andare a fare la spesa a Molassana: "Un altro problema è lo stop al pullmino della Amt che univa Trensasco a San Gottardo, un servizio essenziale per i tanti anziani che vivono sulle alture. Alcuni di loro dall'ansia di essere rimasti isolati faticano anche a prendere sonno".
Su questo però è il direttore di Amt Stefano Pesci a spiegare i motivi della sospensione del servizio collinare: "Il servizio fra Trensasco e via Piacenza è stato interrotto dal 31 Agosto per via di limiti di peso imposti ai veicoli superiori alle 2.5 tonnellate obbligati dalla frana nella strada".
Amt comunica anche le alternative possibili per gli abitanti che usufruivano del servizio: o si va a piedi fino in via Piacenza, circa 700 metri, o si va a monte della frana e prendendo il pullmino 820 e poi la 481 fino a Molassana. Da lunedì 12 per andare incontro agli utenti ci sarà a disposizione un servizio taxi tra Trensaco e Via Piacenza/Emilia con gli stessi orari in atto per la linea 820".
Uno dei problemi che rallentano i lavori di messa in sicurezza della frana, trapela ancora dal Comune, è la difficoltà a coinvolgere nel progetto il proprietario del terreno a monte del crollo che potrebbe essere fra le cause dello smottamento.
Ma Tursi si è detta pronta a intervenire in danno, anticipando tutte le spese per poi chiedere quanto dovuto al privato.