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Cronaca

La clamorosa protesta dei penalisti per le carenze degli organici del tribunale: l'udienza slitta a martedì
1 minuto e 55 secondi di lettura
di Michele Varì

GENOVA - Ha ripreso questo lunedì 12 settembre il processo per la tragedia di Ponte Morandi avvenuta il 14 agosto del 2018 e costata la vita a quarantatré innocenti. Dopo l'appello l'udienza è stata subito rinviata per via dello sciopero indetto dagli avvocati penalisti alle ore 9 di martedì 13 settembre. Alla sbarra 59 imputati dipendenti di Autostrade per l'Italia, Spea e del Ministero delle Infrastrutture.

Ma la prima udienza nella tensostruttura del tribunale appena iniziata sarà subito rinviata dal giudice Paolo Lepri che dopo l'appello non potrà che prendere atto dello sciopero indetto dai penalisti liguri e rinviare l'udienza di 24 ore, alle 9 di martedì 13, data già fissata nel fitto calendario di udienze del processo dei processi. Un maxi processo che paralizzerà o quasi l'attività del tribunale di Genova per tre giorni alla settimana, dal lunedì al mercoledì e per almeno due anni.

Obiettivo della procura: arrivare al verdetto entro fine 2024, per evitare prescrizioni e garantire alle famiglie delle 43 vittime, la presenza sino alla fine del pm Terrile, il mastino che ha messo in un angolo i capi di Autostrade per l'Italia.

Dal canto loro i penalisti per spiegare le ragioni dello sciopero hanno organizzato una tavola rotonda.

L'appuntamento degli avvocati è fissato per le 11.30 presso il Centro di Formazione dell’Ordine degli Avvocati di Genova, in via XII Ottobre 3. Titolo dell'incontro: “Inizio processo quando? Le ragioni dell’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale indetta per l’emergenza della giustizia penale genovese".

Lo sciopero come detto è stato organizzato per denunciare la carenza di giudici e di personale amministrativo nel tribunale di Genova. Inutile il tentativo del ministro della Giustizia Cartabia e del vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Ermini di mediare promettendo l'invio a Genova di due giudici in tempi strettissimi, l'assemblea straordinaria della Camera Penale ligure ha confermato lo sciopero nonostante l'apertura del direttivo e del presidente Fabiana Cilio che si erano detti ottimisti sulla possibilità di revocare l'agitazione.

Alla tavola rotonda - che sarà aperta da Luigi Cocchi, presidente Ordine Avvocati Genova e moderata da Fabiana Cilio, presidente Camera Penale Regionale Ligure - prenderanno parte molti legali, fra gli altri Gian Domenico Caiazza presidente Unione Camere Penali Italiane, Stefano Cavanna, componente Consiglio Superiore della Magistratura, Vittorio Pendini, vicepresidente Ordine degli Avvocati di Genova, Andrea Corrado membro Organismo Congressuale Forense, Rinaldo Romanelli, responsabile Osservatorio Ordinamento Giudiziario UCP.

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