GENOVA - Un brutto risveglio per i titolari di una confetteria del quartiere di Marassi quello di domenica mattina, quando prima di iniziare un'altra giornata di lavoro hanno notato la grossa scritta gialla "negozio ebreo".
La foto ha iniziato a girare sui social, anche se la matrice del deturpamento e della scritta è ancora da chiarire. Una 'bravata di cattivo gusto', o un gesto antisemita? Dopo la denuncia dei proprietari, ora sul caso stanno indagando gli uomini della Digos di Genova, che hanno chiesto di poter visionare le immagini delle due telecamere presenti nella via.
Anche il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha mostrato il suo sdegno: "Un gesto indegno e intollerabile che la città tutta condanna con fermezza" ha scritto Bucci sulla sua pagina Facebook sottolineando la vicinanza del Comune di Genova "ai proprietari e ai dipendenti dell'esercizio e alla comunità ebraica genovese che proprio in queste ore sta osservando la ricorrenza dello Yom Kippur", la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione.
Un nuovo caso di deturpazione con un significato ben più critico e che si va ad aggiungere agli ultimi eventi di questo genere. Solo ad aprile, in vista delle elezioni comunali poi vinte dalla controparte, sui manifesti elettorali del candidato Ariel Dello Strologo erano state tracciate diverse scritte a pesante contenuto antisemita (LEGGI QUI).
A Chiavari, a gennaio, l'Anpi ha denunciato un atto vandalico di matrice antisemita nel Parco della Memoria di Chiavari. Sulla targa dell'albero assegnato alla memoria dell'avvocato Giacomo Cohen Da Silva di Rapallo, arrestato dalle SS il 4 novembre 1943, deportato da Milano il 6 dicembre 1943 ed eliminato all'arrivo ad Auschwitz l'11 dicembre 1943, era stata trovata una svastica.
(Foto da Instagram, @giuliocavalli)