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Cronaca

L'azienda aveva quantificato la perdita in circa 4mila litri: ma risultando ancora attiva, potrebbero essere di più
1 minuto e 4 secondi di lettura
di f.s.

GENOVA - Nuovo capitolo riguardo lo sversamento di idrocarburi nel torrente Varenna, nella zona di Pegli. La procura di Genova ha sequestrato una parte di oleodotto dell'impianto di stoccaggio dell'Eni: il pubblico ministero Eugenia Menichetti, che ha aperto un fascicolo per inquinamento colposo, ha effettuato un sopralluogo stamattina con i carabinieri Forestali e l'Arpal.

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Attualmente lo sversamento sta continuando e si presume che possa esserci una falla nella parte sotterrane: la parte di oleodotto sequestrato è quella che dal centro di stoccaggio va verso la raffineria.

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L'azienda Eni aveva già ammesso la fuoriuscita di idrocarburi quantificando la perdita in circa quattro mila litri: secondo la procura tuttavia potrebbero essere di più, visto che la perdita risulterebbe ancora attiva. Nelle prossime ore potrebbero arrivare i primi indagati.

La società aveva spiegato che lo sversamento era "avvenuto durante le operazioni propedeutiche agli interventi di manutenzione straordinaria dell'oleodotto Genova Pegli, su un'area pavimentata all'interno del deposito". Per evitare che il petrolio arrivasse in mare sono state posizionate delle panne assorbenti. Nei prossimi giorni non è escluso che Arpal possa procedere con campionature per capire fino a dove sono arrivati gli idrocarburi.