GENOVA - Anarchici nella notte tra mercoledì e giovedì hanno imbrattato i muri del tribunale di Genova. Sono comparse le scritte "la democrazia tortura. Alfredo fuori dal 41 bis" e "contro stato e capitale azione diretta" seguite dal simbolo anarchico. Lungo le scale che portano all'ingresso del Palazzo di Giustizia di Genova è stata buttata anche della vernice rossa.
L'Alfredo citato nella scritta rimanda alla vicenda di Alfredo Cospito. Si tratta di un anarchico detenuto in Sardegna in regime di 41 bis. Cospito si trova in carcere da dieci anni con l’accusa di strage contro la pubblica incolumità per aver piazzato nel 2006 due ordigni presso la scuola allievi carabinieri di Fossano in provincia di Cuneo. In quell'occasione le esplosioni non ha causato vittime.
Lo scorso luglio la Cassazione ha riformulato il capo d’imputazione a carico di Cospito, accusando l’anarchico di strage contro la sicurezza dello Stato (art. 285 del codice penale), reato che prevede l’ergastolo, anche ostativo (il cosiddetto “fine pena mai”).
Proprio in questo giorni, nel primo Consiglio dei ministri del governo Meloni il tema dell'ergastolo ostativo è tornato al centro dell'opinione pubblica con il rinnovo della misura (Leggi qui).