GENOVA - Gara di solidarietà dei genovesi per aiutare la vedova e il suo bambino, Gustavo, rimasti soli dopo l'uccisio di Javier Alfredo Miranda Romero, 41 anni, ucciso nel centro storico con una freccia scoccata da Evaristo Scalco, maestro d'ascia di 63 anni ora rinchiuso nel carcere di Marassi ed accusato di omicidio aggravato dai futili motivi e razzismo.
All'appello lanciato dalla comunità peruviana dal bar El Kiosco di via Canevari stanno rispondendo non solo cittadini sudamericani ma anche tantissimi genovesi toccati dalla tragedia avvenuta la sera del primo ottobre in vico Mele, nel centro storico.
Molti genovesi hanno voluto donare prodotti per l'igiene intima del bebè, un'associazione invece ha regalato il latte per il piccolo. Insomma una vera e propria gara di solidarietà che ha stupito e emozionato Patrizia Rossi, la peruviana di origini italiane che sta curando la raccolta insieme ai titolari del bar di Marassi.
Alle 10 e 45 di domani, giovedì 10 novembre, saranno officiati i funerali di Javier nella chiesa di Santa Caterina a Portoria. Il servizio sarà svolto dall'Asef, l'azienda partecipata del comune che si farà carico di tutte le spese.
Per i familiari e gli amici più stretti la salma sarà visibile dopo le 17 di oggi alle camere mortuarie. La cerimonia funebre sarà officiata da padre Angel, il prete della comunità peruviana. Dopo la salma sarà trasferita al cimitero di Staglieno dove sarà cremata: le ceneri, per volere dei familiari, visto che Javier viveva a Genova ormai da trent'anni, riposeranno in un ossario del camposanto monumentale.