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Cronaca

Assessore Giampedrone: "L'obiettivo è ripristinare tutto entro le ore 6 di venerdì mattina"
1 minuto e 38 secondi di lettura
di Andrea Popolano
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VARAZZE - E' stata completata nella notte la demolizione del cavalcavia Vignetta a Varazze. Il viadotto è stato danneggiato gravemente nella serata di venerdì da un camion che trasportava una gru. Il cavalcavia si trova sopra la A10 tra i caselli di Celle Ligure e Varazze.

Nella notte i tecnici hanno provveduto a demolire i resti del cavalcavia. Un lavoro rapido in anticipo di un giorno sul programma dei lavori.
Ora l'obiettivo è installare il ponte Bailey in acciaio che consentirà di raggiungere la frazione del Comune di Varazze rimasta parzialmente isolata: in tutto una quarantina di persone. Lungo l'autostrada è invece presente uno scambio di carreggiata. L'obiettivo è terminare il lavoro entro venerdì ma tutto potrebbe concludersi anche in anticipo.

Giacomo Giampedrone, assessore alla Protezione civile fa il punto della situazione a Primocanale: "Abbiamo l'obiettivo di rimettere in piedi il nuovo cavalcavia entro venerdì mattina. Le operazioni di demolizione sono andate bene, ora inizierà il montaggio dell'impalcato che puntiamo a finire tra domani e giovedì mattina. Poi sarà il momento del collaudo. Puntiamo a terminare tutto entro venerdì mattina, magari prima delle ore 6 in modo da togliere dal parziale isolamento i circa 40 residenti di Varazze interessati dalla problematica".

Nel frattempo è in corso il piano di emergenza per i residenti della frazione. E' infatti stato stabilito un punto di atterraggio per l'elisoccorso in caso di emergenza sanitaria o di protezione civile e un veicolo 4x4 per i trasporti via terra in caso di emergenza.

La demolizione ha richiesto circa otto ore a partire dalle 20 ed è avvenuta con l’ausilio di circa trenta persone tra tecnici e operai di Autostrade l’impiego di un martellone per distruggere la struttura, una pinza meccanica per spezzarla in parti più piccole e consentirne il trasporto, un idrante nebulizzatore per evitare la dispersione di polveri nell’aria. L’anticipo di un giorno ha consentito di evitare l’interruzione delle utenze di luce, gas e acqua per la zona servita dal cavalcavia.