Vai all'articolo sul sito completo

Cronaca

Il poliziotto: "I ricordi più belli, aver soccorso un operaio e una bambina che rischiavano la vita"
2 minuti e 30 secondi di lettura
di Michele Varì

GENOVA -In polizia appena si compie sessant'anni si va in pensione, e così il Sap, il sindacato autonomo della polizia di Genova, dal primo dicembre perde il suo segretario provinciale, il sovrintendente capo Giacomo Gragnano, che però garantisce che rimarrà da segretario aggiunto "perchè l'esperienza non si può buttare via" come ha sottolineato il suo sostenitore Salvatore Marino, che del Sap da sempre è l'anima e il segretario regionale.

Giacomo Gragnano, napoletano, poliziotto quasi per caso, da fresco pensionato ammette di avere fatto domanda per diventare agente per curiosità "ma appena ho indossato la divisa durante il corso a Vicenza me ne sono subito innamorato" garantisce.
Lui, per sua ammissione, oltre che uno sbirro è sempre stato un agente al servizio del cittadino: "I ricordi più belli e intensi che ho sono un salvataggio di un operaio che rischiava di morire dissanguato a Sestri Ponente e la scorta al Gaslini di un'ambulanza con una bambina che rischiava di morire per avvelenamento dopo avere ingerito per sbaglio della trielina - racconta -l'operaio si era ferito al polso con una lastra di ardesia e il mio collega aveva chiamato l'ambulanza, io quando vidi il sangue capii che non potevamo aspettare e lo caricai sulla volante e lo portai in ospedale assumendosi un grave rischio. Fu il dottore dopo averlo salvato a dirmi che se avessimo aspettato ancora pochi minuti quell'operaio sarebbe morto. La scorta della bambina invece ci permise di arrivare da Sestri Ponente al Gaslini in pochi minuti: anche allora ci fu detto che senza di noi la piccola avrebbe rischiato la vita".

Storie di un poliziotto, quelle raccontate da Gragnano, appunto da sempre vicino alla gente e fra la gente, e che pure nei suoi quarant'anni in  divisa ha girato ogni sezione, volanti e squadra mobile, e Sco, ossia la sezione nata per il contrasto alla criminalità organizzata, "dove ho avuto l'onore di conoscere e di lavorare con il poliziotto più sbirro e capace che ho mai conosciuto, l'attuale vice dirigente delle Volanti Maurizio Apicella", sottolinea. Una carriera la sua segnata da ben 13 anni al commissariato di Sestri Ponente, "dove feci di tutto e imparai che fare il poliziotto significava essere a disposizione del cittadino".

Lì visse anche l'esperienza della parentesi del posto fisso di polizia aperto fra le case popolari del Cep di Pra', ghetto allora e ghetto in parte ancora oggi, un ufficio di legalità aperto per dare risposte ai cittadini e poi chiuso dopo essere stato assediato da parte degli stessi abitanti. Una parentesi da dimenticare ma che Gragnano non dimentica.
Nella sua esperienza Gragnano ha conosciuto tanti funzionari e questori, ma nel cuore ne ha soprattutto uno: "Vincenzo Ciarambino, un amico di noi poliziotti, con cui abbiamo vissuto la tragedia di Ponte Morandi, un uomo vero e per noi un fratello maggiore, l'unico questore che proprio dopo la tragedia del ponte ho visto con le lacrime agli occhi". Da sindacalista Gragnano è orgoglioso di avere operato nel Sap: "Oggi il sindacato più rappresentativo dei poliziotti di Genova" chiude con orgoglio.

ARTICOLI CORRELATI

Sabato 18 Dicembre 2021

Genova, polizia al San Martino. Il Siap: "Locali non sicuri"

La lettera, redatta dal sindacato appartenenti polizia, è stata inviata al Questore di Genova