VENTIMIGLIA - Respira autonomamente R., il bimbo di sei anni picchiato selvaggiamente a Ventimiglia e trovato in condizioni critiche dai militi del 118.
A comunicarlo è la direzione sanitaria dell'ospedale Giannina Gaslini. "Il bimbo è cosciente ed orientato, non richiede terapie di supporto delle funzioni vitali, ma rimane ricoverato in terapia intensiva per monitoraggio" ha spiegato l'ospedale.
L'intera vicenda è ancora in fase di ricostruzione da parte del commissariato di polizia di Ventimiglia: gli uomini del vice questore Daniele Barberi hanno sentito a lungo, e a più riprese, i due indagati, la nonna e il compagno della donna. A loro era stato affidato il bimbo che subito dopo l'evento avevano raccontato di aver trovato riverso per strada, vittima forse di un investimento.
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Secondo una prima ricostruzione, l'uomo avrebbe reagito perché infastidito dal bambino, che gli stava appresso mentre sistemava dei mobili invece di stare in un'altra area dell'appartamento di via Gallardi in cui la coppia vive. Una disobbedienza che secondo gli investigatori non può giustificare una aggressione così violenta.
"Schifo, provo schifo a pensare a queste persone e a quello che hanno fatto al mio bambino. Nessun bambino, per nessun motivo al mondo, deve attraversare l'inferno. Ho schifo".
Così aveva detto ai microfoni di Primocanale il papà del bimbo, che racconta di aver chiuso ogni rapporto con la nonna, sua madre, e il suo compagno.
"La notizia che tutti stavamo aspettando. Grazie a tutti i medici e il personale sanitario dell'ospedale Gaslini che si stanno prendendo cura di lui, dimostrando ancora una volta di essere un'eccellenza assoluta di cui siamo orgogliosi". Così ha commentato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
A Ventimiglia è scattata la corsa alla solidarietà, con tanti cittadini che hanno risposto a una raccolta fondi promossa da un amico della famiglia per aiutare i genitori a coprire le spese del soggiorno genovese. Anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini si è espresso sul caso attraverso i propri canali social. "Ma come si fa? Se ricordo a quanto amore mi hanno regalato le mie nonne e i miei nonni, inorridisco".