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Cronaca

Fabrizio Murena, presidente bar Ascom: "L'importante è non chiudere"
1 minuto e 2 secondi di lettura
di Michele Varì
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Dal giorno di Natale con il nuovo decreto Draghi anche per prendere un caffè al banco bisogna esibire il green pass rinforzato. I baristi si sono subito adeguati, perché il vero è spauracchio è essere costretti a chiudere.

La conferma da Fabrizio Murena, presidente dei bar dell'Ascom di Genova e titolare di un bar in via XX Settembre.


"La categoria si è subito adeguata - ha spiegato dal suo locale -, qualche cliente si perde, soprattutto fra gli anziani che in questo momento giustamente non rischiano, ma il lavoro procede, a volte rallentato dai controlli, ma l'unica grande sventura da evitare è un'altra chiusura dei negozi come accaduto in passato".

In base al nuovo decreto il green pass rafforzato è obbligatorio per sedersi e consumare nei ristoranti e nei bar al chiuso – anche al bancone – ma anche in cinema, teatri, stadi, agli eventi sportivi e alle cerimonie pubbliche. Super green pass anche per utilizzare gli impianti di risalita sulle piste da sci.

Il green pass base invece è sufficiente – fino al 10 gennaio – per entrare in palestre, piscine, impianti sportivi e relativi spogliatoi.

Il green pass rafforzato è rilasciato a guariti e vaccinati mentre il green pass base si ottiene con tampone molecolare – che ha validità 72 ore – oppure antigenico, che ha una validità di 48 ore.

 

 

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