IMPERIA - Continuano le indagini sul caso del bambino di sei anni trovato lo scorso 19 dicembre riverso in strada in condizioni gravissime in via Gallardi, a Ventimiglia. Questa mattina il comunicato stampa della Procura di Imperia dove si afferma che "gli accertamenti sinora effettuati in ordine alla produzione delle più gravi lesioni riportate dal minore, non paiono ricondurre a condotte volontarie di percosse o maltrattamento". Parole che mettono in dubbio le diverse tesi ipotizzate finora o, quantomeno, la loro piena interpretazione, e su cui è intervenuto anche l'avvocato Luca D'Auria, legale della mamma del piccolo R.
"Riceviamo la comunicazione della procura della Repubblica di Imperia nella quale si legge che il pubblico ministero sta valutando anche altre ipotesi rispetto a quelle emerse nell'immediatezza. Per questo - scrive dall'avvocato D'Auria - ricoverato al Gaslini dallo scorso 19 dicembre per lesioni gravissime - nominerò una compagine di consulenti adeguati che potranno essere utili per il disvelamento della verità".
Bimbo picchiato a Ventimiglia, l'avv. D'Auria: "Nominerò una compagine di consulenti" - LA NOTIZIA
Quel 19 dicembre il bambino era stato affidato alla nonna paterna e al suo compagno: entrambi, pochi giorni dopo, sono stati iscritti nel libro degli indagati per lesioni gravissime dopo che l'uomo si era presentato in commissariato (LEGGI QUI).
Il procuratore di Imperia Alberto Lari spiega che per chiarire quanto accaduto al bimbo di Imperia, che in un primo momento era apparso vittima di maltrattamenti da parte del compagno della nonna, "un apporto decisivo per l'accertamento dei fatti, com'è ampiamente prevedibile, potrà essere fornito dal minore, le cui condizioni di salute, per quanto nettamente migliorate, non consentono al momento di poterlo esaminare sui fatti stessi con quel grado di attendibilità, tendenzialmente scevra da qualsiasi tipo di condizionamento esterno, auspicabile".