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Cronaca

1 minuto e 39 secondi di lettura
di Andrea Popolano

L'ultima vittima si chiamava Carlo Manca, aveva 48 anni ed era a Genova per lavoro come trasfertista. Il suo viaggio di rientro verso la Sardegna previsto per le feste di Natale si è spezzato quando è stato travolto da alcuni tubi caduti in un cantiere edile schiacciandolo senza scampo.

I dati sugli incidenti sul lavoro sono drammatici in Liguria: sei vittime: due nella Città metropolitana di Genova, due nella provincia della Spezia e due nella provincia di Savona. Campania e Lombardia guidano la triste classifica con rispettivamente 63 e 62 vittime le corso di quest'anno. Il dato complessivo parla di 1238 morti complessivi per infortuni sul lavoro di questi 609 sono morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere, che sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro dalle Istituzioni.


In Liguria si lavora a una soluzione per tentare di mettere un freno. Riunione in Regione con il presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti, il prefetto Renato Franceschelli, i rappresentanti dei sindacati confederali liguri Cgil, Cisl e Uil, della Confsal, delle Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e Orientale, di Anci, Confindustria e di tutti gli Enti (Inail, Inps, Ispettorato territoriale del lavoro) e associazioni di categoria coinvolte sul tema, oltre che dei tecnici del Dipartimento Salute (settore Tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro), della Direzione generale Territorio e delle Asl (con i referenti dei servizi Psal). L'obiettivo è l'approvazione del Piano regionale di Prevenzione 2020-2025.


Prevenzione e sorveglianza sui luoghi di lavoro sono le parole chiave. Previsti focus sull'edilizia, l'agricoltura, sulla prevenzione del rischio cancerogeno professionale, sulle patologie professionali dell'apparato muscolo scheletrico e sul rischio stress correlato al lavoro. Tra i fattori chiave per l'attuazione dei piani di prevenzione è stato indicato il coinvolgimento delle aziende, anche delle piccole imprese. È prevista anche un'azione specifica legata alla formazione del personale degli organi di vigilanza, di figure professionali e aziendali e degli operatori dei settori coinvolti, per diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro.