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Cronaca

Commozione e tanta rabbia all'ultimo saluto laico Andrea Demattei: "Ora vogliamo sapere perché l'hanno lasciato più di un'ora in acqua".
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di Michele Varì
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SESTRI LEVANTE -"I ragazzi sono la vita che ci arriva davanti ogni mattina e dà significato al mestiere di insegnante ed Andrea era il sole in terra...".



Le parole di Elisa Pilato, ex professoressa delle medie di Andrea Demattei, toccano il cuore e diventano il filo che cuce e mette insieme i pezzi scomposti e bellissimi, struggenti, di un funerale laico che nessuno sul lungomare di Riva Trigoso avrebbe mai immaginato di vivere.

All'addio ad Andrea, il canoista di 14 anni morto dopo essere rimasto incastrato oltre un'ora nell'acqua gelata dell'Entella, a Chiavari, c'è tutta Sestri Levante, c'è Riva, un muro di lacrime eppure pieno di silenzi, lì a due passi dal mare.

La mamma di Andrea e la sorella di 12 anni davanti alla bara bianca piena di rose gialle sono sepolti dell'affetto, abbracci, strette di mano, sorrisi, lacrime.

Ci sono i compagni di classe, della squadra di calcio del Sestri Levante, ci sono, si dice, pure oi tre istruttori del circolo della canoa, indagati, ma per tutti innocenti, perchè andare a pagaiare nell'Entella era normale per canoisti esperti come Andrea.
Meno normale che i soccorsi impiegassero più di un'ora per estrarre il ragazzo incastrato sotto un tronco, prigioniero nella canoa in soli 80 cm di acqua, come accusa lo zio Federico Stagnato, che garantisce che dopo il funerale pretenderà risposte: "Se io fossi stato lì ora Andrea sarebbe vivo".

La famiglia ha voluto all'ultimo saluto anche l'associazione partigiani: "Perchè Andrea impersonificava e viveva con grande coscienza i valori dell'antifascismo" dice il referente Anpi con il fazzoletto rosso.

La tragedia che ha strappato il ragazzo alla vita troppo presto ha colpito tutti e commuove ancora di più perchè la mamma quando ha capito che il suo bambino non c'era più ha voluto donare reni e fegato e una speranza di vita ad altri tre ragazzi. L'ultimo regalo di un ragazzino che amavano tutti.

Come ripete commosso il sindaco di Sestri Levante, Pietro Gianelli, che garantisce che non lasceranno soli i familiari di quel ragazzo, qualcuno pensa anche a come ricordarlo per sempre.
Se ne sta defilata invece la deputata Valentino Ghio, che al microfono poi trova la forza di ricordare l'amicizia fra suo figlio e Andrea. Interviene anche il parroco di Santa Vittoria e di Monte Domenico, il quartiere dove vive la famiglia di Andrea, che aveva perso il padre, un pescatore, tre anni, per una malattia.

Poi a rompere il silenzio solo lo strazio dei ricordi e del pianto, di adulti e bambini, che si abbracciano forte, come a trovare la forza di andare avanti senza la voglia di vivere di quel ragazzo sorridente la cui foto sulla bara bianca è un pugno allo stomaco che lascia senza parole.

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