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Cronaca

Gli uffici della questura sott'organico travolti dall'Open Day: accesso per 50 cittadini, per oltre 100 solo code, freddo, e rabbia
2 minuti e 13 secondi di lettura
di Michele Varì
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GENOVA -Uno dei cinquanta fortunati è un curdo che vuole tornare a casa e pure andare in America. Dopo cinque ore di coda, dalle sette del mattino a mezzogiorno, ha ottenuto una prenotazione per rinnovare il suo passaporto.



L'Open Day della questura per andare incontro alle crescenti richieste dei cittadini che necessitano del passaporto per andare all'estero si è rivelato un assalto agli uffici della Pass di corso Saffi: oltre centocinquanta persone si sono messe in coda sino dalle sei del mattino. Alla fine la maggior parte è tornata a casa senza l'agognata prenotazione e tanta rabbia.

C'è la promessa sposa che vuole andare ai caraibi per il viaggio di nozze che si mette in cosa otto mesi prima del sì, ci sono tanti pensionati che vogliono raggiungere i figli che vivono dall'altra parte del mondo, il giovanotto desideroso di Thailandia, i tanti latinoamericani che vogliono tornare a casa, Ecuador, Perù.

L'assalto al passaporto nasce dalla fine delle restrizioni per il covid che per quasi tre anni hanno bloccato i viaggi fuori dall'Europa e la Brexit che impone il passaporto anche per la gettonatissima Inghilterra e le altre nazioni britanniche.

Alla base di tutto c'è la discutibile decisione del Ministero degli Interni che da prima del covid permette la prenotazione per il passaporto solo on line e tramite spid, l'identità regionale. Uniche deroghe gli uffici del Comune che gestiscono in presenza circa il 15% delle richieste giornaliere, non molte.

Le critiche più feroci vanno alla piattaforma del ministero che a detta di quasi tutti non garantisce il servizio per cui è nata: prenotare l'accesso in un ufficio per avere o rinnovare il passaporto.

Si entra nel sito e poi puntualmente ci si blocca, perchè le prenotazione possibili in giorno si esauriscono, come denunciano furenti i genovesi. Uno snervante girotondo senza vie di uscite già visto con lo spid.

Dalla questura però suggeriscono di non arrendersi e trapela anche un consiglio: intanto se non avere lo spid potrete usare l'identità digitale di un'altra persona. Poi quando la piattaforma sentenzia che le prenotazioni sono esaurite, uscite e tornate nel sito il giorno dopo con le stesse credenziali, ritornate però fra le 8.45 e le 9: si garantisce che così avrete molte possibilità di fare bingo e ottenere un appuntamento per il passaporto.

Rimane da aggiungere solo che l'Ufficio passaporti di Genova diretto dal dirigente Giuseppe Mesi è gravemente sotto organico per il blocco delle assunzioni nei ministeri: 15 anni fa alla Pass, che occupa fra l'altro anche di licenze, armi, esplosivi, lavoravano 50 agenti, oggi sono appena 30.

Il questore Giuseppe D'Anna ha assicurato che rinforzerà l'organico, ma non potrà fare miracoli, perchè la coperta è molto corta. Più agenti negli uffici significa avere meno poliziotti in strada.

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