SAVONA - "Il carburante è un bene di prima necessità per gli autotrasportatori e per gli agenti di commercio che ogni giorno percorrono lunghe distanze. Un servizio autostradale sicuro e veloce è invece un diritto di tutti. Pensare alla Liguria schiacciata dai rincari e dai cantieri fa male soprattutto dopo anni di sacrifici per uscire dalla pandemia", commenta alla trasmissione di Primocanale "Inchiesta, 5 territori, un tema" il presidente provinciale di Cna Matteo De Ambroggi.
"Sono necessari interventi su scala nazionale, come la riduzione dell'Iva al 4% e un taglio delle accise sulla benzina. Dobbiamo entrare nell'ottica che il carburante, quando non ci sono soluzioni alternative, non deve essere una fonte di lucro ai danni dei contribuenti" prosegue De Ambroggi.
Malgrado l'avanzare delle nuove normative sulla mobilità elettrica, in Liguria la maggior parte delle persone si sposta con mezzi a benzina o gasolio e anche se la spinta globale va verso un utilizzo sempre più ridotto dei mezzi privati, siamo ancora ben lontani dal raggiungimento di questo obiettivo. Il gap ferroviario, in particolare a Ponente, complica il passaggio all'"eco".
"Sulle autostrade siamo tornati alla dramma di mesi fa. Spostarsi tra Savona e Genova è un'incognita e malgrado il disservizio, si pensa di aumentare i pedaggi?". Il tronco della A10 tra Savona e Ventimiglia è tra i più cari d'Italia. Che cosa chiedono le categorie? "Un intervento più deciso anche da parte di Regione Liguria per ripristinare le tratte gratuite in particolare tra i caselli interessati dai lavori che sono di fatto ripresi a inizio 2023", concludono da Cna Savona.