GENOVA -Allarme furti in casa ma anche per le truffe in casa, aumentate del 20%. E poi più spaccio di droga, a livello di trafficanti, ma anche al dettaglio, con consumatori sempre più giovani che ne fanno uso fumandola anche da soli, prima di andare a letto, "come per anestetizzarsi".
La fotografia su come cambiano la criminalità e le devianze giovanili è scattata da Stefano Padovano, docente dell'Università di Genova e per anni curatore dell'annuario ligure delle statistiche sull'andamento dei reati in Liguri: "I furti in casa sono in aumento del 20% nello spezzino e nel savonese, e del 30% a Genova, unica isola felice dove rimangono stabili è l'imperiese. Tornano ad aumentare del 20/30% anche le truffe porta a porta in tutta la regione, e non solo in danno degli anziani".
Nello stesso tempo, spiega il criminologo, diminuiscono i reati da strada, come scippi e borseggi.
Padovano poi sottolinea la piaga dello spaccio di droga e di tutti i reati connessi, pensiamo alle violenze sessuali avvenute nei giorni scorsi in danno di giovani tossicodipendenti, ma anche ai furti su auto e altri tipi di delitti predatori, come le rapine.
L'esperto poi smentisce l'allarme baby gang a Genova, "non potrei dire lo stesso per Milano, dove spesso mi reco per lavoro e dove invece le gang di giovani stranieri sono una realtà, Genova e anche Spezia in questo senso sono quasi micro isole felici".
Questo non significa che nel mondo dei giovani va tutto bene, anzi: "In Liguria i reati commessi dai minori registrano un lieve aumento, quasi insignificante. Le baby gang a Genova ci sono state nei primi anni del Duemila con giovani sudamericani che poi grazie al lavoro svolto dai servizi sociali e della polizia sono riusciti a integrarsi".
Quello che preoccupa di più è invece l'approccio agli stupefacenti, come trapela dalle indagini effettuate con i questionari in cui i ragazzi ammettono le loro dipendenze, "oggi, al contrario di vent'anni fa quando solo 3 su ragazzi su dieci ci dicevano di consumare abitualmente stupefacenti - sottolinea Padovano -, i giovani che ammettono il consumo è salito al 40% o 50% per cento, quasi la metà". E qui il criminologo precisa il cambiamento delle modalità con cui vengono assunte le sostanze, "che è anestetizzante, molti ragazzi dicono fumiamo la sera prima di addormentarci, da soli e non in compagnia, come accadeva un tempo, negli anni '70 quando il consumo di massa di queste droghe era socializzante".
Sui reati di genere e le violenze sessuali invece l'esperto dice che non è facile avere delle statistiche in tempi brevi perché le denunce che arrivano negli uffici di polizia spesso necessitano di indagini per essere chiarite, forse facendo riferimento all'allarme violenze sessuali di questi ultimi giorni a Genova che in realtà spesso nasconde dinamiche diverse, come la richiesta di droga in cambio di droga da parte di alcuni tossicodipendenti. "Sarebbe importante - auspica alla fine il criminologo - che i dati degli stalking venissero scorporati per permettere una più mirata lettura delle violenze di genere".
Padovano conclude ribadendo l'emergenza della questione minorile, "abbiamo a Genova nella fascia di età fra i 13 e i 17 anni oltre 28 mila ragazzi, nel 2022 in questo contesto si è innestato il problema dei minori non accompagnati, a prescindere delle bande giovanili oggi molti ragazzi fra i 14 e 17 anni presentano caratteristiche molto mutanti, fluttuanti, ad esempio frequentano più compagnie, una per la ragazza, l'altra per il consumo di sostanze o all'idea di commettere degli atti devianti che sono poi sostanzialmente risse, danneggiamenti e furti in esercizi commerciali. Bisogna intervenire con trattamenti adeguati e aggiornati perchè spesso alle spalle di questi ragazzi ci sono famiglie molto fragili, perché i genitori sono separati, o perchè sono stranieri non integrati".