GENOVA - Ieri l'ennesimo caso di violenza sessuale avvenuto nel centro storico di Genova dalla fine dell'anno passato e dall'inizio del 2023. Sono già quattro le persone che hanno denunciato di essere state violentate dai pusher a cui avevano chiesto dello stupefacente.
La polizia ipotizza che ci possa essere una banda di spacciatori che aggredisce e violenta le donne tossicodipendenti, e non solo, che vanno ad acquistare droga. A commettere le violenze sono pusher, una o più persone, che appena intravedono la possibilità aggrediscono i loro "clienti". Con violenze sessuali, ma anche rapinandoli.
I primi due casi sono infatti avvenuti all'inizio dell'anno nel cuore della notte, fra le 3 e le 4, nel centro città in danno di due ragazze: a ridosso di Sottoripa il primo gennaio, e nei giardini Baltimora l'8 gennaio, i cosiddetti giardini di Plastica, dove la ragazza aggredita è stata anche rapinata di soldi e telefonino. A soccorrerla è stato poi un carrozziere di corso Saffi, non lontano dal parcheggio Marina Park che l'ha trovata in stato confusionale proprio davanti alla sua attività. Autori delle violenze sarebbero, dal racconto della ragazza, sempre giovani magrebini.
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La terza violenza sessuale è per certi versi la più inquietante, perchè la vittima è un ragazzino di soli 15 anni che, come provato dai carabinieri del nucleo investigativo della compagnia Centro, andava in giro da solo in pieno centro storico alle 4 di notte. Anche lui era probabilmente in cerca di stupefacente, pare crack. Anche lui è stato aggredito e poi costretto a un rapporto sessuale orale dopo essere stato trascinato in un vicolo adiacente a via Cairoli. La mamma, quando ha appreso cos'era accaduto, ha detto di essere all'oscuro che suo figlio facesse uso di stupefacenti.
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L'ultima nei giorni scorsi, quando una donna di 28 anni è stata trasportata nelle prime ore della mattina al pronto soccorso dell'ospedale Galliera. le sue condizioni sono apparse subito gravi per delle ferite nelle parti intime e delle perdite di sangue, tanto che è stata sottoposta d'urgenza a un delicato intervento chirurgico. Prima di entrare in sala operatoria, la denuncia schok:
"Ho fumato crack, mi sono addormentata e quando mi sono risvegliata mi sono ritrovata in un lago di sangue...". Il quarto caso: la giovane donna ha raccontato ai poliziotti di essere stata stuprata da uno straniero di colore, forse senegalese, in un'abitazione della zona di via Pre' dopo aver acquistato e consumato della droga.
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Come accertato dalle indagini di polizia e carabinieri non è raro che siano gli stessi tossicodipendenti a offrirsi per dei 'baratti', offrendo rapporti sessuali ai pusher in cambio di una dose di droga. Ora continuano le indagini: sono state infatti acquisite le immagini delle telecamere di video sorveglianza per cercare di ricostruire quanto successo.
Alcuni giorni fa, invece, una ragazzina di soli 15 anni è scampata all'ennesima violenza. La giovanissima si era allontanata da una comunità dove era ospite per andare nel centro storico, anche lei da un pusher. A quel punto l'uomo ha cercato di violentarla ma la 15enne è riuscita a divincolarsi dalla presa e scappare.