Confine italo - francese. Frontiera San Ludovico. 29/12/21. Ore 11.50. La teoria ci piace, la pratica , a quanto pare, meno.
Forse una coincidenza temporale, forse qualche disguido, forse perchè a Natale si è tutti più buoni ma nel giro di una trentina di minuti abbondanti abbiamo visto, telecamera alla mano, oltrepassare, senza essere controllate, il confine franco-italiano decine di autovetture provenienti da ben oltre i 60 km consentiti dalla normativa vigente in materia di contagi da Covid.
La normativa concede infatti per motivi di salute, lavoro e commerciali di oltrepassare il confine senza vaccino, senza tampone purchè ci si muova all' interno del raggio di 60 km per quanto riguarda i francesi in ingresso in Italia e 30 km per quanto riguarda l'ingresso degli italiani in Francia. Per capirsi: chi proviene da Alpes Maritime ( riconoscibile dalla targa con il numero 06 e chi proviene dal principato di Monaco può usufruire di questa "agevolazione" come dall'altra parte possono usufruirne anche i cittadini residenti in provincia di Imperia.
Diverso per chi, sempre riferendosi alla targa dell'autovettura, proviene da Marsiglia piuttosto che dall'Olanda e viceversa, per esempio da Savona, obbligati, sempre secondo normativa, ad essere in possesso del green pass.
"I controlli - aggiunge Roberto Parodi, portavoce dei frontalieri - vengono fatti a campione e si...passano un pò tutti. Alle frontiere San Ludovico e San Luigi vi è massima attenzione ai migranti, al resto, per il momento molto meno".
A tal proposito, va ricordato che la città di Ventimiglia oltre ad essere quella con più contagi risulta essere, riportando ancora le dichiarazioni di Parodi, quella con minor numero di vaccinati in provincia di Imperia. "La provincia - come sottolinea Asl1 - con più contagi in Italia".
Nel corso della giornata, più volte abbiamo cercato di contattare il Prefetto di Imperia, Armando Nanei per conoscere le dinamiche di frontiera ma senza esito. Nanei è fuori città ma il vice prefetto vicario Maurizio Gatto è stato comunque informato e probabilmente, a breve, ci contatterà.
Non si tratta di puntare il dito verso qualcosa, verso qualcuno solo di fare chiarezza e mettere in puntini sulle "i". Perchè quando si vede l' assenza di controlli alle frontiere, partendo dal presupposto che la Francia è, al momento, un paese "rosso Covid" ci si chiede il perchè per un caffè al bar, per andare in piscina, per qualsiasi cosa sia necessario avere il green pass..
Per non parlare dei titolari di pubblici esercizi, vedi bar e ristoranti "obbligati" a chiedere il certificato sanitario per evitare multe dalla forze dell'ordine.
"Tengo però a puntualizzare - conclude Parodi - che le restrizioni ora in vigore nel Principato di Monaco e nella vicina Francia prevedono l'obbligo di vaccino o tampone per tutte le categorie di lavoratori. Ecco perchè si spera in un lieve calo dei contagi. Per quanto riguarda i frontalieri, su 7600, 5000 si erano già vaccinati l'anno scorso mentre la restante parte so che sta provvedendo a mettersi in regola".