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Cronaca

L'ingegnere, aggiunto alla lista dei testi dell'accusa. era stato estromesso per avere suggerito di fare lavori sulla pila 9
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di Michele Varì

GENOVA -Durante l'udienza del processo per la tragedia del crollo del ponte è stato sentito in procura l'ingegnere romano Emanuele Codacci-Pisanelli, storico allievo di Riccardo Morandi e oggi ultranovantenne, il tecnico che partecipò ai lavori di rinforzo della pila 11 del viadotto Polcevera, negli anni '90, per esserne poi estromesso dopo aver suggerito di fare gli stessi rinforzi anche sulle pile 9 e 10.

Del professionista, che nelle prossime settimane verrà sentito anche al processo per il crollo del Morandi in qualità di testimone, aveva parlato Paolo Rugarli, consulente di alcuni parenti delle vittime. I due si erano scambiati diverse mail e Codacci-Pisanelli aveva spiegato di essere stato nel gruppo di quelli che si occuparono del restauro della pila 11 e di essersi accorto, tramite una analisi sperimentale, che c'erano problemi anche nelle altre pile. Per tutta risposta gli venne detto che le prove riflettometriche erano a posto e non servivano ulteriori lavori e lo estromisero.

 

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