ROMA - E' morto nella notte all'età di 54 anni l'attore Paolo Calissano. Era nato a Genova nel 1967. Il corpo senza vita è stato trovato all'interno della sua abitazione romana. Volto celebre delle fiction italiane a cavallo tra gli anni Novanta-Duemila ha recitato in diverse serie come "Vivere", 'La dottoressa Giò', 'Linda e il brigadiere 2' e 'I giudici - Excellent Cadavers' con la regia di Ricky Tognazzi oltre a diversi film al cinema.
Secondo una prima ipotesi, Calissano sarebbe deceduto a causa dell'assunzione di un mix di farmaci. Nell'abitazione nel quartiere Balduina a Roma, sarebbero state ritrovate diverse confezioni di medicinali e psicofarmaci che l'attore assumeva sembrerebbe per curare una forma di depressione di cui soffriva. L'allarme sarebbe stato dato dalla sua compagna.
Dopo i primi accertamenti si ipotizza che l'attore fosse deceduto da almeno un paio di giorni. Sarà comunque l'autopsia che verrà effettuata al Gemelli di Roma a stabilirlo con esattezza.
Nel corso della sua carriera Calissano è finito anche al centro di alcune vicende giudiziarie. Il 25 settembre 2005, Ana Lucia Bandeira Bezerra, una donna brasiliana, muore per un'overdose di cocaina nell'appartamento di Calissano a Genova. L'attore venne arrestato dalla polizia con l'accusa di averle ceduto la droga; in un armadio della casa vengono inoltre trovati e sequestrati 30 grammi di cocaina e in seguito viene disposta un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti. Calissano viene condannato a quattro anni di reclusione per aver causato la morte della donna brasiliana. Patteggia una pena di quattro anni che finisce di scontare in seguito all'indulto nel gennaio 2007.
Ma non solo, il 13 febbraio 2008 Calissano viene ricoverato nella divisione psichiatrica dell'ospedale San Martino di Genova con sintomi quali sudorazione fredda e dolore al petto dopo un incidente avuto con la propria auto.
"Siete degli sciacalli. Lasciatelo in pace almeno adesso". Dalle prime ore dell'ultimo giorno dell'anno si scatena il lungo abbraccio dei fan, dei colleghi e degli amici sui social. Barbara D'Urso, che con lui aveva diviso il set della Dottoressa Giò scrive: "Ciao Paolo… Abbiamo lavorato tanti mesi insieme… Poi le tue fragilità hanno preso il sopravvento e ti sei perso… Nei miei ricordi sei il ragazzone gentile che sul set aveva sempre un sorriso per tutti".
Ben due i post di Valeria Fabrizi: "Un grande dolore perché Paolo Calissano - scrive l'attrice su Instagram - è morto! non doveva succedere!!! E' stato allontanato dal nostro mondo artistico e la coscienza di molti dovrebbe riflettere ….perché!!! Ho lavorato con lui e meritava stima, era un ragazzo educatissimo buono e gentile! Ho cercato di aiutarlo perché ha scritto sceneggiature importanti ma evidentemente rimaste sulla scrivania di "persone distratte"!! Lui valeva, soffriva di nostalgia artistica e di sensibile attenzione umana! Ti abbraccio Paolo". "Ciao Paolo, eri una persona sensibile e fragile, troppo per un mondo così spietato! Mani giunte" twitta Stefania Orlando. Anche Ivana Spagna pubblica un video in cui cantano e suonano assieme e scrive: "Sei rimasto sempre nel mio cuore. Forse troppo sensibile per resistere in questo mondo!". In queste ore vari utenti sui social chiedono al Gf Vip di avvertire Davide Silvestri, "recluso" nella casa di Cinecittà, che per tanto tempo ha recitato sul set di Vivere con Calissano.