GENOVA -Sangue fra la folla di turisti e passanti a Caricamento: un tunisino di 37 anni già condannato nel 2018 per tentato omicidio ha provato a colpire con un machete appena acquistato un gambiano di 24 anni. Ne è nata una colluttazione in cui il giovane aggredito, anche all'intervento di altri migranti e della polizia locale, hanno disarmato e bloccato il magrebino.
E' successo alle 18 tra piazza Caricamento e i portici di Sottoripa. Sul posto sono intervenute numerose pattuglie della polizia locale e delle volanti della polizia, oltre al personale del 118.
Alla fine l'aggressore, Habib Mannai, è stato portato in ospedale in codice giallo. Secondo quanto ricostruito, l'uomo è arrivato con in mano un machete lungo 60 centimetri che ha sfoderato prima di avventarsi contro il giovane gambiano. Quest'ultimo è riuscito a trattenerlo e nel frattempo sono intervenute altre due persone che lo hanno bloccato e disarmato.
L'aggressore è stato fermato dalla polizia locale del nucleo centro storico e portato in ambulanza all'ospedale Galliera: le sue condizioni non sono gravi.
L'ennesimo fatto di sangue fa indignare abitanti e commercianti di Caricamento: "Qui si vive nel degrado, fra spacciatori e ubriachi è come essere nel Bronx".
Il tunisino armato di machete è recidivo, nel 2018 aveva tentato di uccidere una persona in via Prè con una coltellata al fianco: condannato per tentato omicidio passato in giudicato, però era già tornato libero. Impossibile per ora decifrare il movente della lite: si ipotizza un regolamento di conti forse legato a spaccio di stupefacenti visto che l'area dove è avvenuta l'aggressione è uno dei punti principali dello spaccio della città vecchia, altra ipotesi sarebbe legata ad una donna, visto che in ospedale sarebbe finita anche una giovane.
Le indagini per ricostruire nei dettagli la dinamica dei fatti sono state avviate dagli agenti della polizia municipale del nucleo centro storico diretta dal commissario capo Roberto Rogna.