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Cronaca

Le forze dell'ordine sono state chiamate dalla mamma della fidanzata del giovane, preoccupata dopo aver visto il ragazzo ingerire tutti i farmaci che aveva trovato in casa accompagnati da alcune bevande alcoliche per poi minacciare di gettarsi dalla finestra
1 minuto e 46 secondi di lettura
di Au. B.

LA SPEZIA - Ha provato a togliersi la vita prendendo decine di medicinali dopo una lite con la fidanzata.

È la storia di un 18enne, salvato dalla polizia di Stato. Le forze dell'ordine sono state chiamate dalla mamma della fidanzata del giovane, preoccupata dopo aver visto il ragazzo ingerire tutti i farmaci che aveva trovato in casa accompagnati da alcune bevande alcoliche per poi minacciare di gettarsi dalla finestra dell’appartamento sito al terzo piano qualora la donna avesse allertato i soccorsi.

Immediatamente la Sala Operativa inviava sul posto la Volante di zona i cui componenti, considerata la criticità della situazione e la minaccia proferita dal ragazzo decidevano di introdursi senza esitazione all’interno dell’appartamento avvalendosi della collaborazione della richiedente la quale, con una scusa, riusciva ad aprire la porta di casa senza che il ragazzo si potesse insospettire.

A questo punto, gli operatori sono entrati furtivamente all’interno dell’appartamento, muovendosi silenziosamente e rannicchiati, notando sullo sfondo che il ragazzo si trovava nella cucina a pochi passi dalla finestra. Considerato il rischio che il ragazzo alla vista degli operatori potesse dar seguito alle sue minacce di gettarsi dall’infisso, gli operatori sono riusciti ad arrivare alle spalle del ragazzo: mentre il capopattuglia si frapponeva tra il ragazzo e la finestra, l’altro operatore, un giovane agente da pochi anni nell’Amministrazione, riusciva con movimenti rapidi a bloccare e a contenere in sicurezza il ragazzo, fisicamente prestante, che provava senza successo a divincolarsi sbracciando e cercando di eludere la presa dell’agente.

Una volta assicurato, in attesa dell’arrivo dei soccorsi, entrambi gli operatori tentavano a più riprese di calmare il giovane, il quale continuava ad affermare di volersi togliere la vita, rifiutando di spiegare le ragioni del suo profondo disagio.

Trasportato presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Sant'Andrea, il ragazzo, se pur cosciente, veniva sottoposto ad una immediata gastrolusi e ricoverato con prognosi riservata presso il Reparto di Medicina D'Urgenza al fine di evitare l’insorgere di fatali complicazioni epatiche successive all’ ingestione smodata di farmaci.

A seguito della somministrazione delle cure, le condizioni del ragazzo sono migliorate e non si trova in pericolo di vita.

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