GENOVA -Adesca anziano ai giardinetti, si va invitare a casa per un caffè, lo deruba di 30 mila euro, ma grazie alle indagini dei carabinieri di Sampierdarena una ladra rumena di trent'anni viene identificata e denunciata per furto.
Tutto inizia l'8 marzo, giorno della festa della donna, la ladra aggancia l'uomo, 75 anni, che avvicina nelle vie di Sampierdarena.
La trentenne gli fa gli occhi dolci e gli fa capire che non disdegnerebbe di prendere un caffè in casa sua. Il pensionato si illude e cade nel tranello, immaginando chissà cosa e la conduce e fa accomodare nella sua abitazione, in via Bezzecca, e qui le prepara un caffé, ma basta un attimo di distrazione. La donna raggiunge il soggiorno, apre i cassetti e in un uno trova ben 30 mila nascosti in una scatola, il bottino, che arraffa, poi con un pretesto si allontana dall'abitazione, deludendo le aspettative del settantenne, che solo allora, quando la donna è lontana, intuisce che era una ladra.
A quel punto non gli resta che sporgere denuncia ai carabinieri della compagnia di Sampierdarena. Le indagini partono subito: decisivo è l'intuito di un maresciallo della stazione, che ricorda che poco tempo prima aveva identificato una rumena che dopo avere adescato un anziano aveva tentato di derubarlo in casa, quel furto era fallito, ma la donna era stata identificata.
I militari mostrano un album con alcune foto di donne fra cui c'è anche la rumena ladra: l'anziano la riconosce subito e la indica. La trentenne, che abita nella zona degli Erzelli, viene denunciata per furto. Dei trentamila euro, però, per ora nessuna traccia.