GENOVA - Dopo oltre novanta giorni il piccolo R., il bimbo trovato il 19 dicembre gravemente ferito in mezzo alla strada davanti all'abitazione dei nonni, torna a casa.
Il piccolo, di soli 6 anni, lascia finalmente l'ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova, dove era stato portato con l'elicottero viste le sue gravi condizioni direttamente da Ventimiglia. Il piccolo aveva lasciato la terapia intensiva più di un mese dopo, il 24 gennaio.
Il bimbo tornerà a casa dalla mamma Elena: "Sta bene - ha detto la donna -, dovrà soltanto tenere un tutore al braccio e il busto per circa tre mesi. Anche psicologicamente non mostra segni di choc o turbamenti, è abbastanza tranquillo".
Bimbo ferito a Ventimiglia dimesso da terapia intensiva - IL CASO
Le circostanze che hanno portato alle ferite di R. sono ancora da chiarire, al vaglio della procura di Imperia: proprio le dimissioni potrebbero portare alla svolta nel caso in cui la nonna e il suo compagno sono indagati per lesioni.
I fatti, secondo una prima ricostruzione, sarebbero avvenuti la mattina del 19 dicembre. Inizialmente la coppia, che avrebbe dovuto guardare il bambino, aveva raccontato che per una distrazione lo avevano perso di vista per poi ritrovarlo vicino a casa, in strada, ferito. A quel punto lo avevano preso e portato in auto sul posto di lavoro del padre, ad almeno 2 chilometri di distanza: i militi arrivati poco dopo lo avevano trovato in condizioni gravissime, tanto da pensare ad un possibile investimento.
Bimbo ferito a Ventimiglia, dal dna la risoluzione del caso - LE INDAGINI
Una storia che si sarebbe poi rivelata inventata quando il compagno della nonna si è presentato in commissariato, qualche giorno dopo, per costituirsi: secondo quanto trapelato, il piccolo R. sarebbe stato aggredito brutalmente per aver disobbedito ad un ordine dell'uomo, che gli aveva vietato di entrare in una determinata stanza della casa. Storia che secondo gli investigatori della procura non combacerebbe con le lesioni riportate dal bimbo.
Più plausibile, secondo le indagini, che il bimbo abbia provato a lanciarsi dalla macchina in corsa. Proprio sulla macchina, quella del compagno dove R. sarebbe stato fatto salire, sono state effettuate indagini di tipo scientifico su mandato della procura di Imperia, di cui si attendono i risultati, per cercare materiale biologico o merceologico per confermare la teoria. Inoltre, durante la fine del ricovero di R. era stata prelevata della saliva per consentire in futuro la comparazione del Dna.
I bimbo tornerà a scuola "appena si riprenderà andrà in prima elementare - prosegue la mamma - anche in ospedale ha continuato a studiare, c'era la maestra che andava tutti giorni. Se nessuno ha detto la verità finora, difficilmente la diranno adesso - ha concluso la mamma -. Sarebbe meglio confessarla prima che il piccolo recuperi la memoria. Mio figlio dovrà iniziare un percorso di terapia dallo psicologo e prima o poi parlerà".