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Cronaca

Su richiesta dei giornalisti concessi alcuni minuti di riprese e foto nella tensostruttura del tribunale. Divieto di riprendere imputati (è presente Castellucci) e i pm
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di Michele Varì

GENOVA - Non è un processo per tutti, pur essendo a porte aperte il processo per la tragedia di Ponte Morandi, uno dei procedimenti più importanti della storia moderna, è vietato ai fotografi e alle telecamere.

Ma oggi, dopo le pressanti richieste dei giornalisti che seguono le udienze dal primo giorno, ossia luglio dello scorso anno, il presidente del collegio giudicante Paolo Lepri, dopo essersi consultato con pm e gli avvocati dei 58 imputati ha deciso di concedere un quarto d'ora di riprese e fotografie, durante l'appello di inizio udienza e con alcune prescrizioni, non muoversi dalla postazione situata quasi in fondo dell'aula e divieto assoluto di immortalare gli imputati, che fra i presenti non sono molti, ma fra cui c'è l'imputato numero uno, l'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci.