GENOVA -Il buco nero dei report "addolciti" per risparmiare sulle manutenzioni al fine di accontentare i soci della holding dei Benetton Atlantia al centro dell'udienza del processo per la strage del 14 agosto 2018 provocata dal crollo di Ponte Morandi.
La conferma della consuetudine a taroccare i voti prima della tragedia trapela dalla lunga audizione del teste dell'accusa Massimiliano Zimmaro, ingegnere ex dipendente di Spea, che ha avuto il delicato compito di effettuare controlli sulla rete Ligure nel 2019 dopo il crollo del Morandi. Zimmaro ammette che i voti trimestrali dei report rispetto a quelli degli anni precedenti sono tutti schizzati in alto, con un voto superiore a 40 bisognava intervenire, con un voto di oltre 70 invece era necessario chiudere la struttura o limitare il traffico.
Più precisamente: prima della tragedia solo una volta era stato dato il voto più elevato, che equivaleva al degrado più grave. Nell'ultimo trimestre del 2019 invece i 70 sono saliti a 5. La conferma che i report prima della strage del 14 agosto 2018 venivano ammorbiditi, come è trapelato anche dalle intercettazioni telefoniche e dalle indagini della guardia di finanza.
Zimmaro, che ha lavorato per Spea per vent'anni prima di lavorare per Tecnè (che controlla oggi Autostrade) prima di essere inviato a Genova, lavorava a Miilano, e nonostante questo dice in aula che non sa quale pila del Morandi è crollata.
La conferma dei voti delle valutazioni sulle infrastrutture aumentati in modo considerevole dopo la tragedia si vede bene anche da un grafico mostrato in aula dal pm Cotugno. Voti bassi sino all'agosto del 2018, che diventano alti dopo la tragedia.
Solo successivamente al 2019 anche per via dei primi riscontri delle indagini i controlli vengono revocati a Spea e affidati a aziende diverse, fra cui Speri e Proger, e solo successivamente scatta la grande opera di verifica del super ispettore del Mit Placido Migliorino il cui monitoraggio scoprirà ammaloramenti ancora più gravi tanto da disporre chiusure di tratte e limitazioni al traffico, oltre che la cantierizzazione dei lavori più urgenti, da qui la paralisi delle Autostrade della Liguria tutt'ora in atto.
Migliorino sarà ascoltato domani, per quella che si preannuncia una delle udienze più importanti del processo
Fra le notizie rivelate da Zimmaro, ascoltato sino alle 14, quella che per controllare i viadotti di tutta Italia Aspi e Spea avevano solo tre By Bridge, i "sottoponti" con una piattaforma.