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Cronaca

Il medico ha dato le indicazioni alla moglie dell'allergico e ha potuto fare l'iniezione di adrenalina che lo ha salvato
1 minuto e 37 secondi di lettura
di Eva Perasso

Attimi di paura questa mattina a Clavarezza, frazione montana del comune genovese di Valbrevenna: un uomo, in auto con la moglie, è stato punto ripetutamente da un calabrone e ha perso coscienza. Solo la prontezza delle indicazioni telefoniche della dottoressa del 118 unita al sangue freddo della moglie - che ha eseguito le operazioni alla lettera - hanno permesso di salvarlo.

I protagonisti di questa avventura - finita con un lieto fine - sono una coppia di genovesi che si trovavano in auto lungo le vie della Valbrevenna quando l'uomo, 65enne genovese, è stato punto ripetutamente da un insetto, molto probabilmente un calabrone. La coppia ha subito fermato l'auto e chiamato il 118: sapevano infatti perfettamente che tali punture avrebbero potuto portare l'uomo, un allergico conclamato, allo shock anafilattico.

A rispondere al telefono del 118 è stata la dottoressa Martina Brasesco, che ha subito capito, dalle parole della donna, che l'uomo aveva avuto una brutta reazione allergica alle punture. "Lui aveva una quindicina di punture - racconta la dottoressa a Primocanale - per questo ho dato le indicazioni alla signore per fare l'iniezione di adrenalina". Trattandosi di un allergico infatti, l'uomo aveva con sé il kit per i casi di emergenza.

Continua la dottoressa: "E' accaduto tutto in poco tempo perché l'adrenalina agisce in pochi minuti. Lui era privo di coscienza, in evidente stato di ipotensione con la pressione molto bassa che è poi ciò che caratterizza lo shock, ma in pochi minuti ha ripreso coscienza".

Nel frattempo sono partite le operazioni di soccorso: a giungere sul posto per prima è stata l'ambulanza, poi l'elicottero chiamato per portare l'uomo in codice giallo all'ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena. 

Racconta ancora la dottoressa del 118: "La moglie era agitata ma poi è riuscita a salvare il marito. Il consiglio in questi casi è cercare di seguire le indicazioni che vengono date dalla centrale. E' necessario agire con lucidità e rendersi conto che sono loro gli attori della situazione. Tante volte ci urlano 'venite', ma così è difficile dare indicazioni".

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